Stent scaduti nelle arterie dei pazienti, slitta processo a tre medici
Due medici del Cannizzaro sono accusati di avere impiantato nelle arterie di sette pazienti stent medicali con farmaci antiproliferazione già scaduti
E' stato rinviato al prossimo 8 maggio, per l'astensione dei penalisti, il processo, davanti la terza sezione penale del Tribunale di Catania, al primario dell'unita' di Emodinamica dell'ospedale Cannizzaro, Alfredo Ruggero Galassi e a due cardiologi dello stesso reparto, Salvatore Adriano Azzarelli e Michele Giacoppo.
Sono accusati di avere impiantato nelle arterie di sette pazienti, durante interventi di angioplastica, stent medicali contenenti farmaci antiproliferazione già scaduti di validità. Il primario è imputato per abuso d'ufficio e somministrazione di farmaci guasti, contestazione quest'ultima mossa anche agli altri due medici indagati anche per delitto colposo contro la salute pubblica. Nel procedimento l'ospedale Cannizzaro è presente come parte civile, rappresentato dall'avvocato Tommaso Tamburino, e come responsabile civile, assistito dal penalista Franco Passanisi, per la posizione del primario del reparto, chiamato in giudizio da due pazienti, presenti nel processo come parti lese.