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Cronaca

Strage di Nassiriya, Catania ricorda il carabiniere Horacio Majorana

Nato a Caracas ma cresciuto a Catania, l'appuntato Croce d'Onore alla "memoria" Horacio Majorana è uno dei carabinieri deceduto nel tragico attentato di Nassiriya, il 12 novembre 2003

Nato a Caracas ma cresciuto a Catania, l'appuntato Croce d'Onore alla "memoria" Horacio Majorana è uno dei carabinieri deceduto nel tragico attentato di Nassiriya, il 12 novembre 2003. Alla sua memoria è intitolata, dal 4 aprile 2016, la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Lipari. Fu insignito della Croce d'Onore alla "memoria" con la seguente motivazione: "Addetto a squadra del Reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio".

"Il 12 novembre 2003 , a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un'ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell'amor di patria e dell'onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere."

Il commento del presidente Nello Musumeci 

"Nel 15mo anniversario della strage di Nassiriya, voglio rivolgere, a nome della comunità siciliana, un commosso pensiero alla memoria delle vittime di quel gravissimo attentato e di tutti coloro che hanno visto sacrificata la propria vita al servizio dell'Italia e della comunità internazionale". Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione della ricorrenza della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace e del 15mo anniversario della strage di Nassiriya. Altissimo fu il tributo di sangue pagato dall'Isola.

Sette i siciliani caduti il 12 novembre 2003 in Iraq: Giovanni Cavallaro, sottotenente originario di Messina; Giuseppe Coletta, brigadiere di Avola; Emanuele Ferraro, caporal maggiore scelto di Carlentini; Ivan Ghitti, brigadiere di San Fratello; Domenico Intravaia, brigadiere di Palermo; Horacio Majorana, carabiniere scelto di Catania; Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante di Messina.

"Le terribili immagini di quel giorno - che provocò la morte di diciannove nostri connazionali, di cui dodici carabinieri, cinque militari e due civili, che partecipavano alla missione 'Antica Babilonia'- sono ancora impresse, in maniera indelebile, nella nostra mente. Servitori dello Stato fino all'estremo sacrificio, che operavano con valore e generosità nelle più travagliate e rischiose regioni del mondo, caduti per difendere la pace, la democrazia, la Patria. Ricordarli è un dovere per tutti noi'', dice Musumeci.

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