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Cronaca

Teatro Stabile, Cgil: “Lavoratori a rischio, speriamo in Battiato”

I sindacati in una nota sottolineano che in quasi tutta Italia è stata in parte risparmiata dai tagli la cultura. Ma a Catania i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti da parte della Regione Sicilia

A rischio quasi 200 lavoratori del Teatro Stabile di Catania. Lo sostengono il segretario confederale della Cgil Giovanni Pistorio, il segretario della SLC Cgil Davide Foti e Antonio Giardinieri della Rsa.

“Il colpo inferto al Teatro Stabile e ai suoi lavoratori è stato tremendo. Sono infatti a rischio occupazione sia lavoratori dipendenti a tempo indeterminato sia, soprattutto, i precari che operano senza particolari ed incisive tutele sociali e gli attori che da sempre vivono senza nessun altra tutela che il proprio lavoro ”.

Le sigle sindacali in una nota sottolineano che in quasi tutta Italia sono stati in parte risparmiati dai tagli, i teatri e la cultura in genere. Ma al Teatro Stabile di Catania i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti, da parte della Regione Sicilia, le risorse del 34%.


“Nel corso della mobilitazione per il reintegro delle risorse al Teatro Stabile abbiamo più volte sottolineato che in tempi di crisi chi ci governa deve assumersi le proprie responsabilità e fare delle scelte. Ha forse scelto chi ci governava di poter fare a meno della cultura e della salvaguardia e diffusione del suo patrimonio? - Proseguono Pistorio, Foti e Giardinieri- Ha forse deciso chi ci governava di poter fare a meno del turismo culturale in favore del mordi e fuggi e delle speculazioni predatorie che ne stanno alla base ? O si è semplicemente scelto di tagliare sulla “Cultura” alta per favorire l’erogazione discrezionale di contributi a pioggia in favore di una vasta platea di amichevoli partner?”

Pesanti le accuse della Cgil di Catania, secondo la quale le recenti inchieste sui grandi eventi paiono dare anima e sostanza a qualche dubbio così come le recenti assegnazioni a pioggia di contributi per un importo complessivo di 1.600.000 euro, a favore della moltitudine,  avvenuta nel bel mezzo della bagarre elettorale e mentre pubblicamente il governo regionale piangeva miseria con D.A. n.60 del 21/9/2012.

Il Teatro Stabile di Catania è  tra i pochi nel meridione d’Italia a non essere solo una sala teatrale. All’interno vi operano tecnici specializzati nella realizzazione in laboratorio di scene, costumi ed allestimenti e presso il teatro  opera  una scuola di avviamento al teatro totalmente gratuita con corsi triennali– sottolineano ancora i tre rappresentanti sindacali-  Tutto questo  rischia di essere compromesso a causa dei tagli indiscriminati che negli ultimi tempi sono stati inflitti a tale istituzione, le cui ragioni ed i cui torti subiti sono stati manifestati  a gran voce, e con gran sostegno dell’opinione pubblica,  presso tutte le sedi istituzionali competenti. A tal punto non si può che auspicare che il maestro Battiato neo assessore possa presto puntare al rapido reintegro della dotazione economica dell’ente e a favore di una adeguata salvaguardia delle attività”.

 

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