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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ognina

Vigile aggredito ancora in terapia intensiva, Vicesindaco: "C'è già una pista per i colpevoli"

Il direttore generale del Cannizzaro e il vicesindaco di Catania confermano che in pochi giorni l'ispettore aggredito in via del Rotolo sarà risvegliato. La mobile, intanto, sembra essere a buon punto nelle indagini

"Fino a stanotte era stazionario, ma la prognosi è ancora riservata. Il paziente è ancora sedato farmacologicamente, appena si sveglierà bisognerà valutare i dati neurologici". Questo lo scenario descritto questa mattina dal direttore generale dell'ospedale Cannizzaro, Angelo Pellicanò, riguardo lo stato di salute di Luigi Licari, l'ispettore aggredito in via del Rotolo a colpi di casco dopo aver impedito l'accesso  in strada ad alcuni ragazzi senza casco sul proprio scooter. Il dirigente, per prudenza, specifica inoltre che ancora è possibile dire poco ma che "in 15 giorni avremo sicuramente un quadro più preciso".

A fornire qualche dettaglio in più è anche il vicesindaco di Catania, Marco Consoli, assessore alla polizia municipale, che da subito si è attivato in prima persona per dare supporto alla famiglia dell'agente aggredito ed intensificare i controlli nel quartiere di Ognina-Picanello. "Quello che sappiamo, fino a questa mattina, è che l'ispettore sta rispondendo bene alla terapia a cui è sottoposto dai professionisti del Cannizzaro - spiega Consoli a CataniaToday - I medici lo stanno piano piano risvegliando. I due giorni più importanti - continua - saranno oggi e domani, perché dovrebbe uscire dal coma farmacologico ".

Le misure di sicurezza

In seguito all'avvenimento, il vicesindaco, in accordo con la Questura e le altre forze di polizia, ha disposto un innalzamento dei livelli di controllo al centro e in tutti i quartieri periferici.

"Abbiamo inviato un dispiegamento di forze significativo in quelle zone - chiarisce Consoli - Oggi infatti, oltre ai vigili urbani, c'è un presidio fisso dei carabinieri, della finanza e della polizia. La nostra volontà è quella di lanciare un chiaro messaggio di legalità in queste aree. Ma non solo. Aumentare la presenza di posti di blocco - spiega ancora il rappresentante di giunta - è importante ai fini investigativi, per l'individuazione dei responsabili, proprio per acquisire nuovi contributi".

Una misura che, nelle intenzioni dell'amministrazione, non sarà soltanto limitata a questo caso ma che, al contrario, potrebbe diventare stabile anche in futuro.

"Parliamo in questo caso di un potenziamento ad hoc, ma ciò non toglie che è un servizio che possiamo utilizzare anche in futuro negli altri quartieri problematici ma anche al centro - spiega ancora il vicesindaco - L'obiettivo chiaramente, in questo momento, è quello di trovare e punire gli autori del gesto". A tal proposito Consoli spiega che le indagini, affidate agli uomini della Squadra Mobile di Catania, stanno portando frutti interessanti. "Abbiamo notizie confortanti - conclude - c'è già qualche pista".

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