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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Imprenditoria under 35: i giovani etnei non deludono

Catania è la prima provincia dell'Isola per il numero di aziende aperte da ragazzi: registra un totale di 15801 imprese su un totale (dato fine 2010) di 99651

Il Governo Monti sembra rivolgere un po' di attenzioni ai giovani imprenditori. Tra le novità del decreto sulle liberalizzazioni, la possibilità di costituire una nuova società a responsabilità limitata con capitale sociale da 1 euro. Ma c'è un dato che, specialmente a Catania, fa riflettere.

Catania, infatti, è la prima provincia dell'Isola per il numero di aziende aperte da ragazzi. Questo significa che, già, gli under 35 si sono dati da fare e non aspettavano certo la possibilità di costituire una società con 1 euro per mettersi in proprio.

Secondo l'Osservatorio sull'imprenditoria giovanile, nato un anno e mezzo fa, oggi l'universo delle imprese under 35 rappresenta l'11,8% di tutte le imprese nazionali, per la precisione 723.531 unità su 6.109.217 complessivamente esistenti in Italia. Il settore che attrae maggiormente i giovani capitani d'impresa è quello del Commercio, dove si contano quasi 200 mila imprese pari al 27,6% del totale di aziende under 35, seguito dalle Costruzioni (144 mila unità, 1,19,9%) e, a distanza, dall'agricoltura (65 mila imprese, pari al 9% di tutte quelle guidate da giovani).

Per quanto riguarda la diffusione geografica di questo fenomeno, nei primi posti per la presenza di imprese giovanili, ci sono Roma, Napoli, Milano e Torino. Ma, dopo, c'è il Sud. Catania, in particolare, occupa il 7° posto, registrando un totale di 15801 imprese su un totale (dato fine 2010) di 99651, per una percentuale che incide per il 15,9%.

A questi dati, si incrociano quelli di Infocamere per comprendere meglio chi sono i nuovi e giovani imprenditori: il 34% dei nuovi imprenditori ha scelto un'attività di lavoro indipendente per trovare o ritrovare lavoro, il 53% per fiducia nelle proprie capacità e volontà di affermare la propria professionalità e il proprio talento. Le donne che hanno deciso di impegnarsi in un lavoro autonomo sono il 26,3%. Tra i nuovi imprenditori il 17,2% ha una laurea, il 44,6% un diploma, il 15,7% una qualifica professionale e solo il 22,5% la scuola dell'obbligo.

Secondo l'indagine realizzata da Unioncamere per mettere su l'impresa il 55% ha fatto ricorso a mezzi propri, il 19,5% a prestiti di amici e parenti, il 21,1% a prestiti bancari e solo il 6,2% ha beneficiato di prestiti agevolati o di contributi in conto capitale.

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