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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Crisi lavoro: preoccupati i dipendenti catanesi della Nokia Siemens

I forti tagli del personale della Nokia-Siemens preoccupano i 50 dipendenti del Centro di Eccellenza di Catania, che fornisce servizi innovativi per gli operatori di telefonia di tutto il Sud Europa

La multinazionale finnico-tedesca a fronte di un piano di ristrutturazione globale che prevede la riduzione del personale per 17000 dipendenti (circa il 30% della forza lavoro) ha dichiarato più del 50% di esuberi (580) in Italia.

In Sicilia la Nokia Siemens Networks aveva già deciso il 6 Febbraio 2012 di chiudere la sede di Palermo, ma a fronte di questi esuberi dichiarati ci sono forti preoccupazioni riguardo al mantenimento della sede di Catania con i suoi 50 dipendenti (incluso indotto).

Il Centro di Eccellenza di Catania, sorto nel 1999, fornisce servizi innovativi principalmente per gli operatori di telefonia di tutto il Sud Europa (Vodafone, Telecom Italia, Telefonica, Wind, Cosmote), ma include anche personale responsabile per lo sviluppo del Business di NSN a livello mondiale: tuttavia la delocalizzazione in centri di delivery globale e il taglio generalizzato del personale mettono oggi a rischio una delle ultime sedi di servizi per telecomunicazioni nel Mezzogiorno.

Il 23 maggio presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’azienda, i rappresentanti del Governo e le parti sociali si riuniranno per discutere gli esuberi dichiarati: sarà presente anche una delegazione etnea. Dopo le crisi dichiarate di Alcatel Lucent  Italtel e ora gli esuberi di NSN, il chiaro obiettivo del sindacato è di sensibilizzareil Governo e istituzioni all’immediato stanziamento dei fondi per lo sviluppo della banda larga in quanto l’attuale mancanza di stanziamenti  limita gli investimenti delle multinazionali (fornitori di infrastrutture di rete e operatori di telefonia) nel nostro Paese e porta l’Italia agli ultimi posti nel mondo quanto a velocità media per le  connessioni broadband.

 

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