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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Caltagirone

Sindaci del calatino "minacciano" la chiusura dei municipi

La possibile serrata è una delle iniziative di protesta eclatanti annunciate dai primi cittadini che protestano per la situazione finanziaria sempre più drammatica in cui versano gli enti locali

I sindaci dei comuni del calatino “minacciano” la chiusura per mezza giornata dei municipi. La possibile serrata è una delle iniziative di protesta eclatanti annunciate dai primi cittadini a conclusione della riunione del Coordinamento dei sindaci del comprensorio, svoltasi a Caltagirone, nella sede di Kalat Ambiente, e incentrata sulla situazione finanziaria sempre più drammatica in cui versano gli enti locali.  

I primi cittadini di Caltagirone (Nicola Bonanno), Castel di Iudica (Nicola Pirotti), Grammichele (Giuseppe Compagnone), Licodia Eubea (Giovanni Verga, rappresentato dall'assessore Sebastiano Greco), Mazzarrone (Vincenzo Giannone, rappresentato dal vicesindaco Enzo Amato e dall'assessore Pina Buonvicino), Militello (Giuseppe Fucile), Mirabella Imbaccari (Vincenzo Marchingiglio), Raddusa (Cosimo Marotta), Ramacca (Francesco Zappalà), San Cono (Nunzio Drago), San Michele di Ganzaria (Gianluca Petta), Scordia (Angelo Agnello) e Vizzini (Marco Aurelio Sinatra) hanno incontrato il vicepresidente dell'Anci – Sicilia Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, per chiedere all'Associazione dei comuni di farsi interprete delle loro istanze.

Fra le priorità indicate, figurano “la sospensione o lo spostamento delle rate dei mutui in scadenza al 31 dicembre 2012, un ricorso ai tagli, ai trasferimenti statali, e il pagamento da parte della Regione delle anticipazioni già fatte dai Comuni per sopperire ai forti ritardi di quest’ultima nel trasferimento dei fondi e per ridare liquidità alle casse comunali sempre più esangui e in molti casi sull'orlo del dissesto”.  

Quanto, in particolare, al ricorso di cui Anci Sicilia si farà promotrice contro i tagli ai trasferimenti statali non essendo applicato in Sicilia il federalismo fiscale, come sancito dalla Corte Costituzionale, e come di recente anche il Tar di Catania ha decretato con la sospensiva richiesta dal Comune di Messina sui tagli per lo sforamento del “patto di stabilità”, verrà chiesto al ministero dell’Economia di sospendere o differire, per quei Comuni che ne faranno richiesta, il pagamento delle rate dei mutui in scadenza il 31 dicembre 2012.

Ritenuto urgente, dai sindaci del Calatino e dal vicepresidente dell'Anci, l’incontro con il nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta, per sottoporgli, oltre ai temi fondamentali della scadenza al 31 dicembre 2012 del termine per la gestione straordinaria del sistema dei rifiuti e dei contratti a tempo determinato, non prorogabili, dei lavoratori precari, “a cui – è stato detto – bisogna dare risposte con l'indispensabile intervento di Regione e Stato”, alcune problematiche inerenti proprio le responsabilità della Regione nei ritardi di fondi di sua competenza che i Comuni hanno dovuto anticipare, privando le casse comunali di liquidità preziosa per la loro attività.

A Crocetta, pertanto, si chiederà, per il tramite dell'Anci: “L’urgente chiusura della trattativa sul federalismo fiscale con il Governo nazionale; l’assegnazione di tutte le risorse previste dal Fondo per le Autonomie locali; l’erogazione, con decreto unico, della parte non ancora assegnata relativa alla quota investimenti delle trimestralità scadute; l’erogazione della quota anticipata del Fondo unico per il precariato; l’erogazione dei fondi per il trasporto degli alunni pendolari per il 2010; la compensazione in favore degli enti locali a seguito della soppressione dell’addizionale all’accise sull’energia elettrica; l’erogazione del trasferimento statale per l’acquisto dei libri scolastici; l’erogazione dei trasferimenti della terza annualità ai distretti per l’applicazione della legge 328, la cui mancata erogazione da parte della Regione ha causato e sta provocando il mancato pagamento, addirittura di un anno, delle cooperative e imprese sociali, e quindi dei rispettivi operatori, per i servizi resi ai Comuni, con tutti i disagi che ciò sta comportando”.

Infine, i sindaci dei comuni del Calatino hanno concordato sull'esigenza di chiedere al presidente della Regione, al fine di migliore e rendere funzionali i rapporti con la Regione, “che venga istituito, così come previsto dallo statuto, il Consiglio delle autonomie locali (Cal), composto dai primi cittadini, che ha proprio il compito di interfacciarsi e confrontarsi con il Governo regionale”.
 

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