Agamennone - Mitoff - Teatro classico
AGAMENNONE di Eschilo. L'Orestea che è l'ultima trilogia di Eschilo scritta poco prima della sua morte, è la diretta filiazione dei miti precedenti ed assume come base il trionfo del male tra gli uomini.
Nell'Agamennone la fine della guerra di Troia, nata per il rapimento, da parte del troiano Paride, della consenziente Elena, moglie di Menelao, re di Sparta e fratello di Agamennone re di Argo, non è la fine della catena del male, ma l'origine di una nuova serie di dolori, atrocità e delitti. Grazie alle Profezie di Cassandra, figlia di Priamo re di Troia, che trasponendo le vicende divine in umane e ponendo queste ultime al centro del testo, scopriamo come nella tragedia la violenza impone un ordine, una cosmica-,armonia. Cassandra, diventata, schiava e amante, dopo la caduta di Troia, di Agamennone, ha, ormai, chiara visione di crimini antichi, presenti e futuri: Clitennestra uccide il marito reduce da Troia, reo di aver sacrificato la figlia Ifigenia immolata agli dei per la vittoria; Egisto, cugino di Agamennone, per vendicare il padre ed i fratelli assassinati da Atreo, padre di Agamennone, partecipa all’atroce delitto; Il figlio del re di Argo, Oreste, uccide Egisto e Clitennestra.
La catena inarrestabile di violenze che stanno a monte e a valle della guerra di Troia, si placa, sol quando; le Erinni, nella mitologia greca, le personificazioni femminili della vendetta soprattutto nei confronti di chi colpisce la propria famiglia e i parenti, perseguitano Oreste, fin quando Atena, la dea greca sapienza, delle arti e della guerra, chiude la catena con l’ istituzione dell'Areopago, ente superiore e collettivo contro chi per fare giustizia da sè pratica la vendetta. “Quale uomo, che sappia la storia, può dire di essere nato all'ombra di un destino innocente” (Eschilo) Chi per fare giustizia da sè pratica la vendetta, perpetrerà una catena di crimini antichi e non resterà immune al dolore e alla rivalsa d’altri.
Appuntamento sabato 28 settembre 2019 a partire dalle ore 21.00 presso il Museo Civico Castello Ursino. Per acquistare i biglietti cliccare sul seguente link.