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La genuinità catanese sbarca a Milano, successo per il pistacchio di Bronte

Grazie al progetto regionale "Sicilybio project" quattro aziende della provincia etnea hanno partecipato a BtoBIO EXPO di Milano, la Fiera Biennale Internazionale dedicata ai professionisti del mondo del biologico

Le frontiere del “Bio” hanno spalancato le porte anche in Italia: l’appuntamento è quello del BtoBIO EXPO di Milano, la Fiera Biennale Internazionale dedicata ai professionisti del mondo del biologico.

Anche in questo caso, come per il “TuttoFood”, è stato permesso alle aziende siciliane di poter partecipare a questa manifestazione, grazie al progetto regionale “Sicilybio project” in un’ottica di internazionalizzazione.

Sono quasi ottomila le aziende di settore specializzate nella produzione primaria su 170 ettari di territorio coltivato e circa 500 aziende si occupano di trasformazione. Le produzioni biologiche siciliane vanno dal grano – 22mila ettari coltivati- all’olio con i suoi circa 8mila ettari, alla frutta con oltre 7.500 ettari fino agli ortaggi con 2.400 ettari coltivati. Il biologico siciliano scala la classifica in Italia e si attesta al secondo posto per produzioni e superfici coltivate. Anche in questo caso la provincia etnea ha portato “alto” il suo nome: erano presenti quattro aziende biologiche certificate:  “Terre e tradizioni” (Raddusa), “Ciesse agroalimentari“ (Paternò),“L’agricola” (Bronte) "Ortogel" (Belpasso), con una produzione che va dalla pasta, prodotti da forno, sughi,marmellate a pistacchi,agrumi,conserve. 

L’azienda “Terre e Tradizioni” (Raddusa) ha partecipato anche al Sana 2012, ed al Biofach 2013 di Norimberga. “La nostra azienda nasce nel giugno 2012 dall’incontro tra un agricoltore, un mastro pastaio ed un esperto di commercio nazionale ed estero,i primi due siciliani e il terzo veneto” dichiara il Presidente, dott.Giuseppe Li Rosi. “L’idea era quella di valorizzare i grani antichi siciliani, come la Timilìa,la Maiorca e lo Strazzavisazz che vengono trasformati in pasta secca e pasta fresca ripiena, fatta a mano, insieme a prodotti da forno, tutto in biologico. Siamo presenti oggi su 200 negozi al Nord ed in alcune Nazioni europee, grazie alla conoscenza dei mercati nazionali ed esteri dei nostri esperti.”

“Grazie al basso indice di glutine, i nostri prodotti sono assolutamente digeribili,anche per le persone affette da allergia. Non possono essere consumati dai celiaci ma è un cibo che può essere usato per  prevenire la celiachia” continua Li Rosi.

“La città si sta preparando all’Expo 2015 e si avverte un certo fermento. Durante la fiera abbiamo avuto circa 30 contatti tra negozi bio, forni e pizzerie in Italia, una decina di contatti con aziende estere, dei contatti anche con altre 5 aziende italiane per lo sviluppo di altri prodotti sempre per valorizzare i grani nostri. La naturopata Patrizia Capodicasa, consulente della Fiera che curava il Laboratorio Bio all’interno del nostro Padiglione,volle preparare la Piadina con la Timilìa: il risultato eccellente e particolare la spinse ad assegnarci un’altra ora di laboratorio,dandoci modo di preparare per il giorno seguente il Cous Cous di Timilìa. L’esperienza della Fiera diviene dunque, anche laboratorio per evolvere l’impresa in un qualcosa di diverso dalla semplice produttrice-venditrice di prodotti, spingendosi oltre, verso una funzione di formazione ed informazione su un cibo salubre ancora sconosciuto ai più e che viene fatto con un metodo che va oltre il biologico: il naturale”conclude il Presidente di “Terre e Tradizioni”.

Per “L’Agricola” di Nunzio Cartillone (Bronte), produttrice di pistacchio DOP, era il primo anno nell’area bio. “Partecipiamo a questo genere di manifestazione tramite la Regione, consultando lo stesso sito dell’Ircac (Istituto Regionale per il Credito alla Cooperazione). Gli operatori provengono da tutto il mondo, quest’anno abbiamo presentato il “pistacchio BIO”, il che per noi rappresenta un motivo di orgoglio, considerato che il nostro pistacchio è di una categoria superiore ed è conosciuto in tutto il mondo” precisa il titolare.

“L’azienda è stata tramandata da padre in figlio per più generazioni,si è affermata sul mercato nazionale soprattutto per la lavorazione artigianale dei nostri prodotti e per l’accurata scelta e scrupolosa selezione delle materie prime. Oggi servendoci di avanzare tecnologie, prepariamo le nostre specialità secondo le più antiche ricette siciliane: otteniamo produzioni di altissima qualità che conservano intatta la loro fragranza e profumo del pistacchio appena raccolto” conclude il signor Cartillone.

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