Presentazione del libro 'Cosa Nostra S.p.a.'
Venerdì 21 febbraio alle ore 20 presso Lettera 82, si terrà la presentazione del libro COSA NOSTRA S.p.A. Il patto economico tra criminalità organizzata e colletti bianchi (PaperFirst) di Sebastiano Ardita. Il magistrato dialoga col giornalista Sebastiano Gulisano.
«Il mito della mafia del volto garbato – che oggi si espande anche al Nord e seduce i padroni delle “fabbrichette” – aleggia ai piedi dell’Etna da quarant’anni e forse più. È una storia che parte dalla Catania bene dei ruggenti anni Ottanta di Cosa nostra, e continua anche adesso».
L’incipit del nuovo libro di Sebastiano Ardita, già procuratore aggiunto a Messina e nel capoluogo etneo e oggi membro del Consiglio superiore della magistratura, si aggancia al suo precedente lavoro, “Catania bene”, per esplorare il processo di modernizzazione di Cosa nostra siciliana, anzi di catanesizzazione, facendo proprio, spiega il magistrato nell’introduzione, «il modello “catanese”, nel quale mafia e Stato andavano a braccetto: niente più omicidi e ricerca di nuove relazioni. […] La nascita di una nuova “Cosa nostra SpA”, che incrocia il suo enorme fatturato con gli interessi dei colletti bianchi che governano multinazionali, enti e istituzioni politiche». Dalla Catania dei Cavalieri del lavoro a quella di Mario Ciancio fino alla nuova «alleanza tra poteri che vorrebbero dare la scalata pure all’antimafia».
E qui è forte la suggestione per ciò che ha rappresentato il sistema che ruotava attorno ad Antonello Montante, l’ex vice presidente di Confindustria nazionale con delega alla legalità la cui «rivoluzione» è andata a infrangersi contro un’inchiesta della Dda di Caltanissetta che ha svelato il sistema illegale e che è già costata una condanna a 14 anni di carcere (in primo grado) al suo ideatore e altre pesanti pene ai suoi complici. Un libro su com’è cambiata Cosa nostra dopo la stagione stragista e su «come intendere l’Antimafia oggi».