'Io sono verticale' al Teatro Machiavelli
Drammaturgia della Compagnia con Alessandra Barbagallo. Regia Silvio Laviano. Scene e Costumi Vincenzo La Mendola. Progetto fotografico Gianluigi Primaverile. Progetto grafico Maria Grazia Marano. Illustrazione Graziano Messina. Comunicazione Stefania Bonanno. Si ringrazia per la collaborazione Gabriella Caltabiano e Roberta Amato. Progetto SETA - Studio Emotivo Teatro Azione in residenza al TEATRO MACHIAVELLI DI CATANIA. PER INFO E PRENOTAZIONI: 328 9689007 e fondazionelambertopuggelli@gmail.com. Appuntamento il 17 ed il 18 marzo 2018.
IO SONO VERTICALE è questo. Una favola fallita senza morale. Il sogno di una donna che racconta la “sua” storia confidando nel lieto fine che ogni bambina spera.
La drammaturgia originale è liberamente ispirata alla poetica di Sylvia Plath e alla sua biografia. La Plath è stata vittima consapevole di un mondo maschile che ha sempre deciso per Lei, un mondo che l’ha censurata, l’ha arginata e costretta nel ruolo di casalinga disperata sfornante torte di mele. Non è riuscita mai, fino in fondo, a esternare e a rendere completamente pubblico il suo pensiero.
E così nasce “Io sono verticale”, un diario emotivo che l’Attrice/Donna agisce rivivendo un racconto bulimico condito da parole morsicate, vomitate e sognate. Il Forno dentro il quale la Plath morirà suicida si trasforma in una piccola dimora/badia riecheggiante l’archetipo di una Favola Rosa. Ma Sylvia voleva davvero uccidersi? Forse desiderava solo, in una sofferenza narcisistica, urlare al suo microcosmo che esisteva, che pensava, che cuoceva idee con la sua di testa…dentro il suo di forno?