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Piccolo Teatro della Città, Stagione Ragazzi: "La bella addormentata"

Non è mai troppo presto per avvicinarsi alla meravigliosa atmosfera del teatro. Il Teatro della Città rinnova, anche per la stagione 2018-2019, le proposte della Stagione per Ragazzi, con sei fiabe che andranno in scena al Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29 – Catania)

Non è mai troppo presto per avvicinarsi alla meravigliosa atmosfera del teatro. Il Teatro della Città rinnova, anche per la stagione 2018-2019, le proposte della Stagione per Ragazzi, con sei fiabe che andranno in scena al Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29 – Catania). Ad aprire la rassegna, dedicata alle famiglie e ai più piccoli sarà, domenica 18 novembre (ore 17.30), la fiaba La bella addormentata tratta da Charles Perrault e proposta nella versione musicale di Domenico Carboni, per la regia di Gianni Salvo. La fiaba, prodotta dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, vanta le musiche di Pietro Cavalieri. Le scene e i costumi sono di Oriana Sessa, luci e fonica di Simone Raimondo. A interpretare la principessa Aurora è l’attrice Maria Rita Sgarlato (che interpreta anche la Regina); Evelyn Famà interpreta la fata Celestina e la Strega Malefica, Davide Sbrogiò è il Principe e il Ciambellano e Paolo Guagenti veste i panni del Re e del Dragatto. 

La fiaba La Bella addormentata conquistò gli autori di teatro musicale di epoca romantica tanto che esistono almeno 35 diverse piecès con tale soggetto fra opere, operette e balletti rappresentati in tutta Europa fra tutto l’800 e i primi del ‘900. Solo il celebre balletto di Ciaikovski (1890), su soggetto di Marius Petipa, è rimasto però in repertorio fino ai nostri giorni ed è quello in cui, seguendo l’esempio dei fratelli Grimm, la narrazione si ferma al risveglio della principessa e che non attende i 100 anni per il risveglio della principessa. Un particolare ripreso anche nel celebre cartoon di Walt Disney del 1959, ispirato al balletto ciaicovskiano, del quale utilizza le splendide musiche. Inoltre, in queste opere la principessa si chiama Aurora come la figlia della principessa stessa nella seconda parte della versione di Perrault. 

TRAMA . Ingresso del palazzo reale di Re Gusmano III. È in corso un grande ricevimento per festeggiare il battesimo di Aurora, neonata, figlia unica del re e della regina Romilda. Al portone il maggiordomo Oliviero verifica che entrino solo le persone munite di invito. Si presenta la strega Malefica che non è stata invitata, a differenza della sua nemica la fata Celestina. Protesta quindi a gran voce promettendo sconquassi se non le sarà concesso di entrare. Intervengono i due reali che confermano il non invito. La strega offesa invia loro una maledizione: “Prima che il sole tramonti sul 18° compleanno di Aurora si pungerà con il fuso di un arcolaio e cadrà a terra morta”. Per evitare questo infausto evento il re decreta che tutti gli arcolai del regno vengano bruciati e chi fosse trovato a detenere uno di questi strumenti sarebbe stato condannato al taglio della testa. La regina Romilda chiede aiuto alla fata Celestina ma questa potrà solo tramutare la morte in un lungo sonno della durata di 100 anni. Solo un principe innamorato di lei potrà risvegliarla con un bacio. 

Passano gli anni e si arriva alla sera del 18° compleanno: al calar del sole la maledizione non si avvererà Aurora sarà salva. Tutti sono ottimisti confidando sul fatto che da anni non esistono più arcolai nel regno. La ragazza è triste, perché il giovane di cui è innamorata non è venuto alla festa. Inseguendo il suo gatto Fifì capita in una remota stanza del castello dove si trova un arcolaio e incuriosita, provando a metterlo in funzione, si punge il dito e, colta da un irresistibile torpore, si addormenta in un letto vicino. Accorre la fata Celestina e si rende conto che la maledizione della strega è riuscita, però fortunatamente la fanciulla non è morta ma dorme. Per proteggere la giovane con i suoi poteri “addormenta” il castello con la gente ivi presente e anche il bosco che lo circondava che verrà coperto da un impenetrabile boscaglia di rovi.  Dopo quattro anni, sei mesi e un giorno giungerà il principe Rambaldo che dopo alcune peripezie, riuscirà a svegliare la bella addormentata con un bacio…

Prossimi appuntamenti  della rassegna Alice nel Paese delle Meraviglie da Lewis Carroll, di Domenico Carboni, diretta da Gianni Salvo (30 novembre), Il principe ranocchio dai Fratelli Grimm, di Domenico Carboni, diretta da Gianni Salvo (20 gennaio); I tre moschettieri - Storie di bulli, d’eroi e d’amicizia, da Alexandre Dumas, di Oriana Cardaci, regia di Cinzia Maccagnano  (3 febbraio), Tirititùf  di Luigi Capuana, regia di Ezio Donato (3 marzo), La tartaruga e la lepre malandrina, originale fiaba della scrittrice Lina Maria Ugolini, da Esopo, con la regia di Gianni Salvo  (7 aprile). 

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