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Sabato, 20 Aprile 2024
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Acireale: il Sindaco, la polizia municipale e i voti per Nicola D'Agostino

Non ci sono dubbi. "La persona favorita" dal comportamento del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, è "il candidato alle elezioni regionali Nicola D'Agostino". A spiegarlo è il Procuratore Capo di Catania

Non ci sono dubbi. "La persona favorita" dal comportamento del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, del luoguotenente della Municipale Nicolò Urso e dei due imprenditori coinvolti nell'inchiesta Sibilla, è "il candidato alle elezioni regionali Nicola D'Agostino". A confermarlo, in conferenza stampa, è stato il Procuratore capo Carmelo Zuccaro, mentre le fiamme gialle, indirettamente, avevano parlato del "referente politico" di Barbagallo. Un termine che non lasciava dubbi, per chi conosce la politica locale, confermato in modo inequivocabile dalla magistratura inquirente. 

Nicola D'Agostino: "Confido nella Magistratura"

Come spiegano gli inquirenti, nello specifico, Barbagallo avrebbe "disposto al luogotenente di avviare controlli amministrativi nei confronti degi imprenditori al fine di indurli, per evitare la sanzione, ad avvicinarlo". "Avrebbe, quindi, chiesto il sostegno elettorale: "Maggiuva ‘na cosa elettorale!...(trad.:mi serve una cosa elettorale) dui gemellini....’ca cianu ‘u camiun posteggiato a via ...” (trad:i due gemellini che hanno il camion posteggiato alla via ....); ci po iri pì ‘mpocu spagnarici...(trad:ci puoi andare per farli spaventare)...accussì mi venunu a ciccari ..(trad:così mi vengono a cercare)".

A trasparire dall'intercettazione della Finanza sarebbe dunque un atteggiamento intimidatorio da parte del primo cittadino acese, che avrebbe utilizzato la Municipale per fare pressioni sui commercianti che, a loro volta, sarebbero stati indotti a cercarlo. Sulla base di queste parole, riconducibili al reato di induzione alla corruzione, il giudice per le indagini preliminari ha ordinato la carcerazione del Sindaco, nonché gli arresti domiciliari per il funzionario di polizia compiacente.

Le intercettazioni 

"Abbiamo potuto accertare che il sindaco ha chiesto ad un ispettore della sua polizia municipale, di andare da due venditori dicendo loro me li devi fare spaventare perché ho bisogno di una cosa elettorale", ha commentato ancora Zuccaro. Un comportamento definito "grave" proprio perché andrebbe ad incidere sulla credibilità e la correttezza della pubblica amministrazione. Ma non solo.

L'operato di Barbagallo, da verificare ovviamente in sede processuale, potrebbe gettare ombre proprio sull'elezione di Nicola D'Agostino - che non è coinvolto nell'indagine - leader del partito Sicilia Futura, oggi al suo secondo mandato come deputato regionale. Confermato all'Ars con 10.879 di preferenza su 26.790 di lista, circa il 40%, D'Agostino è stato eletto nel collegio di Catania, sostenendo la candidatura a presidente della Regione del rettore palermitano Fabrizio Micari, presentato dal Partito democratico. La nostra redazione ha provato più volte a contattare il deputato, ma non ha ottenuto risposta.

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