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Bianco rivela i "suoi" numeri sul dissesto: "I debiti del Comune sono 568 milioni e non 1.6 miliardi!"

In un post su facebook l'ex sindaco pubblica un grafico che, secondo lui, attesterebbe il passivo del Comune di Catania a una cifra molto più bassa rispetto a quella contenuta nelle deliberazioni della magistratura contabile

Con un post sulla sua pagina Enzo Bianco, ripredendo una immagine rilanciata dal suo ex assessore al bilancio Giuseppe Girlando, pubblica una nuova cifra sul debito di Catania scrivendo che non ammonterebbe a un miliardo e 600 milioni ma "soltanto" a 568 milioni.

L'ex sindaco cita come fonte il ministero dell'Interno e scrive: "Paragonate Catania alle altre città e soprattutto andate a vedere quando e chi ha fatto debiti fuori bilancio". Un post che contraddice sostanzialmente la sezione controllo della Corte dei Conti di Palermo che nell'adunanza del 4 maggio scorso ha deliberato il dissesto finanziario del comune di Catania accertando una situazione debitoria di 1.580.078.603,99 euro al 15 giugno 2018.

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La Corte dei Conti, nella deliberazione n.154/2018, scriveva di una "situazione di grave e irreversibile criticità riferita alla gestione di cassa che costituisce una delle principali condizioni che contraddistingue in modo negativo la situazione economico finanziaria del comune di Catania".

In particolare, come contenuto nella deliberazione, si è fatto riferimento ad un costante "ricorso alle anticipazioni di tesoreria e all’utilizzo delle entrate a destinazione vincolata impiegate al fine di rimediare alla cronica incapacità di riscuotere le entrate proprie. L’utilizzo della predetta forma di finanziamento comporta l’onere accessorio del pagamento degli interessi ed evidenzia, alla fine di ogni esercizio finanziario, uno scoperto che, nel corso degli ultimi anni, a conferma della grave crisi di liquidità che attanaglia l’ente, ha assunto proporzioni sempre più rilevanti".

Inoltre per la magistratura contabile "la ricognizione dei debiti fuori bilancio e delle passività potenziali, infatti, non è stata effettuata in modo puntuale ed analitico come disposto dal legislatore".

Però per gli ex amministratori nemmeno nella sentenza della Corte dei Conti non si parla di 1,6 miliardi di debito. Infatti puntano il dito su un incremendto dei debiti per 500 milioni che "farebbe riferimento al riaccertamento straordinario del 2015 con cui sono stati cancellati dal bilancio 500 milioni di crediti difficilmente esigibili sorti nei dieci anni passati".

"Un'operazione di pulizia e trasparenza fatta passare per prova della colpa!", commentano dalle parti dell'ex giunta Bianco. Anche se la tabella pubblicata da Repubblica, per un approfondimento sul salva Roma e sui comuni in crisi, riguarderebbe il dato complessivo del debito solo per la parte che riguarda mutui e anticipazioni al 1 gennaio 2019.

E nonostante continuino i rimpalli di responsabilità e i balletti sui numeri Catania e i catanesi vivono la situazione che vivono: tasse alle stelle, servizi scadenti, città con un servizio di raccolta rifiuti che non decolla e tante altre situazioni nefaste derivate dal dissesto.

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