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Caserta, incontro con il presidente della Compagnia delle Opere

Si è svolto ieri sera il dibattito. Di grande attualità il tema trattato:"Dalla crisi allo sviluppo, visione delle imprese catanesi". Come trovare una via d'uscita dalla crisi che attanaglia le imprese catanesi, grandi e piccole?

Si è svolto ieri sera l’atteso incontro tra il Presidente del CdO (Compagnia delle Opere) notaio Carlo Saggio e il candidato sindaco Maurizio Caserta. Di grande attualità il tema “Dalla crisi allo sviluppo, visione delle imprese catanesi”. Come trovare una via d’uscita dalla crisi che attanaglia le imprese catanesi, grandi e piccole?

“Basta andare in giro – ha detto Caserta – per rendersi conto dell’estrema difficoltà in cui si trova la città. Le porte chiuse di aziende e negozi la dicono lunga sulla crisi che attanaglia uomini e donne di Catania. Ci vogliono  risorse e non solo economiche. Il denaro non esce da dove si trova, il panorama è pieno di risorse naturali, le strade piene di risorse culturali ma non si riesce a sfruttarli. Non siamo poveri, siamo ricchi ma non siamo riusciti a  trasformare questa ricchezza in beni da spendere e quindi è come se fossimo poveri.  L’economia si accende cominciando a spendere. Ma famiglie e imprese, devono averli questi soldi da spendere, soldi messi nelle casse della banche e non utilizzati. Tutto dorme. Un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Forse l’unico modo per uscirne è un ceffone che ci tramortisca”

E Carlo Saggio si è chiesto perché non si è fatta di questa campagna elettorale  un’occasione di dialogo dicendosi arricchito da questo incontro con Caserta, “Il dialogo su questi temi tra me e Caserta è nato più di un anno fa. La situazione è tale che da sola non può rimettersi in movimento. Ci vuole un fatto che ci sciocchi, che permetta a una società come la nostra di mettersi in movimento. Noi oggi possiamo darci da fare per incrementare lo sviluppo economico. Non è una cosa astratta, ma la questione più concreta che esiste. Ma quel ceffone non basterà se non abbiamo lavorato su tutti noi. Quindi bisogna rieducare le persone, questione centrale di una comunità”.

Su questo tema si è sviluppato il confronto tra Caserta e Saggio e sono state individuate le linee generali affrontando tutti i problemi, compreso quello dell’abusivismo che “ mette in difficoltà-diceva Caserta - chi invece lavora rispettando le regole”. Come se ne esce: repressione? Anche,  ma secondo Caserta la prima operazione dovrebbe essere quella di dare esempi virtuosi che diverranno visibili e tutti capiranno che quel comportamento paga di più. L’esempio virtuoso conviene a tutti”. E ancora garantire gli imprenditori, garantire i servizi, garantire l’ordinaria amministrazione. Insomma una città a misura d’uomo.  “Ristabilire un minimo di agibilità sociale – ha detto Carlo saggio – che oggi non c’è” .

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