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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Comune, una stanza solo per Enzo Bianco? Zappalà: "Non si può fare politica in un buco"

"Basta con questa idiozia della stanza data ad Enzo Bianco", spiega stizzito il vicepresidente del Consiglio comunale Lanfranco Zappalà su Facebook. "Perfidia e invidia negli occhi dei nuovi politici", aggiunge

Un risveglio domenicale al vetriolo per il vicepresindente del Consiglio comunale di Catania Lanfranco Zappalà che, di buon mattino, ha deciso di utilizzare la propria pagina Facebook per gettare benzina sul fuoco della polemica sulla stanza singola di cui godrà, all'interno di Palazzo degli Elefanti, l'ex primo cittadino ed oggi consigliere Enzo Bianco.

"Basta con questa idiozia della stanza data ad Enzo Bianco, vi racconto come sono andate veramente le cose - spiega inviperito Zappalà - Inizio subito nel dire che Bianco non ha chiesto niente, ne tantomeno sapeva di questa sterile vicenda. Mi trovai la prima riunione dei capigruppo in sostituzione del collega Daniele Bottino. Parlammo di alcuni argomenti posti all'ordine del giorno e tra questi vi era anche l'assegnazione delle stanze da dare ai gruppi. Si scelse il criterio di far decidere ai gruppi con maggiore consiglieri la scelta della stanza".

"In primis i 5 stelle (che oggi gridano allo scandalo di questa tragicomica vicenda della stanza) si scelsero una stanza molto grande che si affaccia proprio sulla piazza Duomo (la migliore direi) - attacca ancora l'esponente del PD - e così via altri gruppi fino a quando arrivò il mio turno e chiesi le due stanze adiacenti (peraltro già assegnati da tempo al Pd) stanze picolle 2x3 che potevano andare bene per il nostro gruppo (noi siamo tre consiglieri più i due addetti al gruppo per prassi)".

"Ed ecco che si misero di traverso i consiglieri del m5s - continua il vicepresidente - dicendo che bisognava avere solo una stanza e non due. Io mi misi a ridere dicendo : ma secondo voi davvero 5 persone possono svolgere l'attività politica dentro una stanza 2x3 ? Senza un tavolo di riunione, senza una scrivania per il capogruppo, senza un minimo di privacy tra noi e gli addetti al gruppo. O, ancor di più, con chi desidera venirci a trovare per discutere di argomenti e tanto altro? Furono tutti sordi...l'unica risposta squallida fu: tu come Vicepresidente hai la tua stanza e quindi non c'è bisogno di averne un'altra".

Proprio qui il racconto di Zappalà si intensifica, ed arriva a motivare l'impossibilità di fare politica in quella che il vicepresidente considera un "buco di stanza" e, dunque, la conseguente necessità di trovare spazi più ampi per tutti.

"Mi misi nuovamente a ridere leggendo in molti occhi di questi novelli politici invidia...perfidia...ma soprattutto persone non leali , perché solo chi è veramente in malafede può pensare che 5 elementi possono svolgere un'attività politica in un buco di stanza. Ci lasciammo con l'intesa di rivedere altri punti compreso questo che fu oggetto di discussione di qualche ora ( forse per loro questi sono i veri problemi della città ). Alla riunione successiva a cui io non partecipai, venne scelto dalla Presidenza, votato dalla maggioranza dei presenti, il criterio (che poi varrà per le prossime legislature) di assegnare al Sindaco che arriva secondo una stanza".

Un'opzione della quale, sempre secondo il vicepresidente, Bianco sarebbe rimasto sempre all'oscuro. "Ovviamente il Sindaco oggi che è arrivato secondo si chiama Enzo Bianco (sempre ignaro della discussione) ed ecco che oggi tutti che gridano allo scandalo di questa stanza. Se fossero stati più onesti alla prima riunione, meno chiusi, meno invidiosi e più umani, tutta questa sterile polemica non veniva fuori". "Ma siccome la loro politica è solo questa e basta, che dirvi - conclude sconsolato - che iniziamo bene questa legislatura. Ne vedremo delle belle con questi elementi". 

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