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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Plurinominali, gli eletti: fuori Messina e Cantarella, dentro Stancanelli, Raciti e Sudano

Il complicato conteggio dei collegi plurinominali premia ancora i Cinque Stelle, e da Catania rientrano alla fine Valeria Sudano (PD) e Raffaele Stancanelli (FdI). Niente da fare per Manlio Messina

Nonostante la nottata di speranza e di riconteggio il seggio per Fratelli d'Italia, a Catania, non scatta. Ed è così che un "amareggiato" Manlio Messina, segretario regionale del partito di Giorgia Meloni, non ce la fa. Niente da fare per lui, mentre ritorna in Senato l'ex primo cittadino di Catania, Raffaele Stancanelli, candidato con lo stesso partito ma espressione della formazione siciliana #DiventeràBellissima di Nello Musumeci. Non andrà a Roma nemmeno l'avvocato di Mascalucia, candidato della Lega, Fabio Cantarella ma la coalizione di centro-destra segna un ultimo punto con il forzista Nino Minardo, capolista nel collegio di Catania.

Il boom dei Cinque Stelle a Catania

"Non ho mai creduto alla fortuna o alla sfortuna, ma solo al destino - scrive Manlio Messina, commentando la vittoria mancata sulla propria pagina Facebook - Se quest'ultimo ha deciso così ci sarà un motivo valido. Molti mi state chiamando per rincuorarmi, e ve ne sono immensamente grato, ma vi assicuro che la delusione e l'amarezza per non avercela fatta non è nulla in confronto alla disperazione di un padre che perde un figlio o di chi perde un lavoro piuttosto di chi affronta una grave malattia". "Questa mia é una delusione che passa - aggiunge - e che comunque arriva dopo una enorme gratificazione avuta. Serenamente e con grande affetto vi dico grazie, grazie di vero cuore". "Dovrò solo capire perché il destino ha voluto così e decidere il percorso da intraprendere - conclude - ma tranquilli, siamo ancora in piedi, Et ventis adversis!". 

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"Ringrazio i 20.954 elettori che nel solo collegio plurinominale di Catania-Acireale-Misterbianco, hanno deciso di dare fiducia al nostro progetto - scrive Fabio Cantarella su Facebook - Purtroppo questo strano sistema elettorale non ci assegna il seggio su Catania (mentre ce lo assegna in collegi di altre regioni meridionali con la metà delle nostre percentuali). Nonostante questo, sento dentro me la responsabilità di ogni voto ricevuto che, non abbiate dubbi, per quanto mi riguarda si tradurrà nel massimo impegno volto a migliorare il territorio in cui vivo". "Ringrazio particolarmente tutti coloro che mi hanno sostenuto (e sopportato) in questa breve ma intensa campagna elettorale. Un abbraccio", conclude.

Nella Sicilia orientale il Partito Democratico porta a casa il magro risultato di Valeria Sudano, Maria Elena Boschi - paracadutata da Roma - e dell'ex segretario regionale Fausto Raciti, primo dei non eletti rientrato alla fine della serata di ieri. Per Liberi e Uguali ce la fa solo il catapultato Guglielmo Epifani, capolista a Catania. I Cinque Stelle invece fanno incetta di eletti. Un risultato incredibile che, come pare, porterebbe al paradossale scenario in cui sarebbero più i seggi a disposizione dei candidati. I pentastellati conquistano dunque i plurinominali con Giulia Grillo e Simona Suriano - elette anche all’uninominale - Santi Cappellani, Marialucia Lorefice, Gianluca Rizzo, e Maria Marzana. 

Gli eletti? Sono quasi tutte donne

"Oggi inizia la Terza Repubblica, che sarà finalmente la Repubblica dei Cittadini - ha commentato Grillo - Siamo l'unica forza politica che rappresenta tutto il territorio nazionale dalla Valle d'Aosta alla Sicilia. E questo ci proietta inevitabilmente al governo del Paese anche perché le coalizioni di centrodestra e centrosinistra non hanno la maggioranza".

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