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Venerdì, 19 Aprile 2024
Regionali Sicilia 2017

Regionali, condannato a 4 anni e candidato nella lista di Nello Musumeci

Arrestato nel 2009 e condannato in primo grado nel febbraio 2017 per compravendita di diplomi, Ernesto Calogero è stato candidato da Musumeci nella sua lista #DiventeràBellissima. "Non risultava sul casellario", rispondono dalla segreteria del movimento

Una nuova grana politica si aggiunge alla già problematica situazione della composizione delle liste che supportano Nello Musumeci come candidato alla presidenza dell'Assemblea regionale siciliana. Dopo le polemiche sulla presenza dei cosiddetti "impresentabili" e il benestare per Riccardo Pellegrino, candidato di Forza Italia e amico del figlio del boss mafioso di San Cristoforo Nuccio Mazzei, compare un'altra candidatura scomoda. Stiamo parlando di Ernesto Calogero, candidato all'interno del movimento dello stesso Musumeci #DiventeràBellissima, arrestato nel 2009 e condannato nel febbraio di quest'anno per compravendita di diplomi.

A darne notizia, questo pomeriggio, è stato il quotidiano online Livesicilia Catania. Calogero è stato coinvolto nell'ambito dell'operazione Atena, inchiesta sulla compravendita di diplomi all'istituto Michelangelo di Gela, e condannato nel febbraio 2017 in primo grado a quattro anni. Da cira un mese si è aperto il processo di appello. In base alle accuse, alcuni registri di classe sarebbero stati modificati in modo da far comparire presenze inesistenti per gli studenti e, in tal modo, assicurare l'ottenimento dei diplomi. Che, secondo la Procura, sarebbero stati rilasciati sotto pagamento.  

La nota di #DiventeràBelissima

"La lista #DiventeràBellisisma ha adottato come criterio il protocollo della Commissione Nazionale Antimafia e tutti i candidati hanno dichiarato la propria posizione come conforme al protocollo. Non ci è bastata l’applicazione della legge Severino e siamo andati oltre. Il candidato Calogero ha presentato un certificato del casellario giudiziale ed un certificato dei carichi pendenti, dai quali non risultava nulla. Non avremmo potuto esigere nulla di più di quello che abbiamo chiesto, ma non ho difficoltà a dire che ci saremmo attesi maggiore lealtà. Ciò nonostante il caso segnalato non rientra, lo ribadisco, nei livelli segnalati dal protocollo che è stato varato anche con il voto del M5S”. Ad affermarlo è Ruggero Razza della segreteria di #DiventeràBellissima

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