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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ultimi sei mesi per Bianco, il bilancio della politica e i voti al Sindaco

Capodanno è tempo di bilancio anche per il Sindaco che, alle porte del 2018, dovrà fare i conti con il giudizio dei suoi concittadini visto che, come è ormai quasi certo, si ripresenterà a capo di una vasta coalizione di centro-sinistra

Finita la pausa delle festività natalizie, il nuovo anno della politica catanese si apre con un rush finale in vista dei prossimi appuntamenti con le urne. Il primo, imminente, per il rinnovo del parlamento nazionale a cui seguirà, tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, quello per l'elezione del consiglio comunale e, quindi, del primo cittadino. A conti fatti, rimangono dunque sei mesi di attività all'amministrazione di Enzo Bianco che, dal 2013, sta svolgendo la sua seconda esperienza alla guida del governo cittadino, dopo la 'Primavera' degli anni Novanta. E se il Capodanno è tempo di bilancio, personale, per tutti, lo è sicuramente anche per il Sindaco che, alle porte del 2018, dovrà fare i conti con il giudizio dei suoi concittadini visto che, come è ormai confermato da lui stesso, si ripresenterà a capo di una vasta coalizione di centro-sinistra. Anche le forze politiche presenti a Palazzo degli Elefanti, oggi, danno un giudizio sulla sindacatura ormai agli sgoccioli. Una fotografia a tinte chiaro scure in cui, in base alla collocazione nell'emiciclo, i contro si affiancano ai pro.

L'opposizione

"Se dovessi dare un voto a Bianco per questi cinque anni darei sicuramente un quattro - chiarisce il capogruppo di Grande Catania Sebastiano Anastasi - Fossimo stati negli anni Novanta avrei dato un 7 ma oggi non è possibile. Voglio riconoscere senza dubbio una buona capacità di attrarre fondi grazie all'interlocuzione con il governo nazionale e un attivismo nelle attività culturali però, a fronte di questo, per il resto è tutto insufficiente". "La situazione della contabilità comunale è disastrosa - continua il consigliere d'opposizione - nonostante la narrazione che prima fosse peggio. Dati alla mano sembra evidente che invece il poco simpatico Stancanelli abbia fatto un'opera di risanatamento mentre, come dichiarano i documenti della Corte dei conti, Bianco non sta facendo lo stesso. Ho visto con i miei occhi il primo cittadino correre a Roma a gambe levate per chiedere fondi e, successivamente, comparire leggi ad hoc". "Un altro dato negativo è anche la mancanza di dialogo con le altre forze politiche e con la città, soprattutto su temi importanti come per esempio il piano regolatore e il decentramento. Oltre questo - conclude - per me il prossimo sindaco dovrà mettere in agenda una riforma basilare sul welfare". 

Il parere del vicepresidente del Consiglio Arcidiacono

A dare una votazione negativa è anche il vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono, voce critica delle istituzioni ed ex assessore di Raffaele Stancanelli: "Dati alla mano e giudicando i risultati - dichiara Arcidiacono - non posso che dare un bel 3 sulla raccolta dei rifiuti, oggi ai minimi storici, un 3 sui risultati di bilancio, perché c'è un aumento dell'indebitamento, un altro 3 sulla gestione delle partecipate, che perdono oltre 10 milioni di euro, e 3 sulle politiche della pianificazione urbanistica, considerando che il piano regolatore comunale e quello metropolitano sono rimasti fermi". "L'unico giudizio positivo - conclude ironico - è quello sugli effetti speciali, attività pirotecniche e i giochi di prestigio, a cui aggiudico un 8 pieno".  

Il voto del vicesindaco

Opinione del tutto opposta, invece, quella del vicesindaco Marco Consoli che, ripercorrendo alcuni momenti salienti dell'azione amministrativa, sente di dare un "9" alla sindacatura dell'avvocato Bianco. "Per me il bilancio è assolutamente positivo - spiega l'assessore a CataniaToday -  tutto quello che siamo riusciti a fare, a fronte delle difficoltà del contesto storico in cui abbiamo operato, ci ha permesso di dare alla nostra città una connotazione internazionale e un apprezzamento generale innegabile". "I problemi ci sono certamente e si affrontano - chiarisce - ma i risultati parlano chiaro: per quanto riguarda il settore delle deleghe che mi sono state attribuite, basti pensare al personale del Comune". "Erano circa 30 anni che non si bandivano concorsi - aggiunge Consoli - mentre oggi siamo riusciti a sbloccare le assunzioni per i dirigenti a contratto e per i vigili stagionali. Entro la fine del nostro mandato ci riusciremo anche per i vigili a tempo determinato, e stiamo procedendo alla stabilizzazione dei precari". "Ricordo i primi tempi in cui il confronto era scontro con sindacati e lavoratori che pensavano che li avremmo lasciati nel limbo - spiega ancora - invece li abbiamo stabilizzati, ed entro il 2018 saranno assunti tutti". "Concludo con la delega a cui sono legato maggiormente - aggiunge - quella ai Beni confiscati, in cui posso dire di aver fatto grandi passi avanti. Negli ultimi15 anni abbiamo gestito un piccolissimo patrimonio di beni, circa 30, mentre oggi siamo a un patrimonio di circa 90 unità". 

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