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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Giarre

Giarre, clima infuocato e polemica a distanza tra le due anime del PD

Mancano ormai pochi giorni al ballottaggio per scegliere il primo cittadino di Giarre dopo le dimissioni del sindaco Roberto Bonaccorsi

Mancano ormai pochi giorni al ballottaggio per scegliere il primo cittadino di Giarre dopo le dimissioni del sindaco Roberto Bonaccorsi. Il clima elettorale è rovente e non sono mancati i colpi bassi lamentati da una parte e dall'altra. L'inizio della campagna per il ballottaggio era iniziato con strette di mano e fair play politico negli studi di Prima TV dove i due candidati, D'Anna e Spitaleri, ospiti di Carmelo Puglisi avevano fatto presagire altri scenari.

Ma la lotta è aperta specie dopo la nomina di Salvo Vitale assessore designato, anima del Pd giarrese, da parte di D'Anna candidato vicino al centro destra. Oggi ad intervenire è il segretario cittadino del partito democratico, Dario Li Mura, attraverso una nota stampa: " Il circolo del Pd di Giarre ha sostenuto la candidatura di Salvo Vitale, nel solco di una frattura interna causata dalle smanie individualistiche di altri esponenti del Partito, che adesso si fregiano di appendere la bandiera dietro di sé, riducendo così, il simbolo del Partito a “brand elettorale”." Noi – continua - pur avendone diritto, abbiamo scelto, all'inizio della campagna elettorale di non utilizzare il simbolo, consci del fatto che in quella fase non rappresentavamo tutte le anime del Pd cittadino. Adesso la segreteria Provinciale 'concede' in franchising il simbolo non tenendo in considerazione il nostro risultato elettorale. Ne prendiamo atto, ma non possiamo sostenere una candidatura imposta da deputati alla ricerca di una interminabile scalata al Pd. Riteniamo che con l'alibi del 'renzismo' si stia riciclando il peggio della politica cuffariana e lombardiana".

 "Il Pd – ribadisce ancora Li Mura - o è l'alternativa ai vecchi sistemi o è un feticcio e i segretari provinciali recitano a soggetto assecondando i processi e mai determinandoli. Tornando alla nostra città ribadiamo la necessità politica di dover garantire un'amministrazione che non abbia 'cavalli di troia' al proprio interno e soprattutto che sia indipendente e libera da condizionamenti esterni. Non si tratta di pregiudizi, ma dell'elementare diritto democratico di non sentirsi rappresentati da personaggi che a tutt'oggi non ci risulta abbiano dato un contributo rilevante alla riflessione politico culturale del nostro Partito. Li abbiamo sentiti parlare solo di posti, seggi, liste mai di programmi e proposte. Noi crediamo che far entrare la città di Giarre ancora una volta nel vortice degli interessi politici regionali significherebbe riconsegnarla a nuovi abusi e nuove speculazioni, fuori i galoppini di Crocetta da Giarre! Per questi motivi – conclude - il 19 giugno andremo a votare seguendo l'obiettivo che ci eravamo prefissati sin dall'inizio di questa campagna elettorale: eleggere un sindaco che garantisca indipendenza e che sia espressione dell'interesse dei giarresi".

Dall'altra parte della barricata interviene Tania Spitaleri, una storia passata alla sinistra e che oggi propone nuove alleanze democratiche figlie dei tempi fluidi di passaggi di onorevoli da una parte all'altra. La Spitaleri sottolinea, attraverso la sua pagina facebook, che "l' avversario politico D'Anna ha sempre sostenuto di essere un 'non politico', di essere 'nuovo a questa esperienza'. Ora, a parte il fatto che questa è la sua seconda candidatura – continua la Spitaleri - e a parte il fatto che sappiamo bene che, alla fine, gli accordi politici li ha fatti, tradendo chi aveva creduto nella storia del 'progetto civico'. Io credo che chi si candida a diventare sindaco non può e non deve dirsi estraneo alla politica, perché per amministrare e farlo bene ci vogliono competenze, conoscenze, esperienza. Quel ruolo politico io l'ho svolto in questi anni con passione, impegno e coerenza, imparando tanto e portando in Consiglio la voce dei cittadini di Giarre".

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