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Giunta Pogliese pronta la prossima settimana: dubbi sul vice-sindaco

Dopo un primo momento in cui il toto-nomi era puntato sul 'tecnico' Roberto Bonaccorsi, le carte in tavola potrebbero essere cambiate. Dallo staff di Salvo Pogliese fanno sapere che l'impasse sarà risolto entro il week-end

Il sindaco Salvo Pogliese si è insediato ormai da settimane ma il lavoro dell'amministrazione è ancora bloccato dalla mancata composizione della giunta. Nonostante i nomi siano ormai quasi certi - tra quelli presentati in campagna elettorale e quelli che, invece, sono stati formulati all'indomani del risultato elettorale -manca la squadra di governo. Questo "blocco" potrebbe essere dovuto ad alcuni intoppi nel riconteggio delle schede elettorali - lavoro affidato alla Corte d'Appello - e alla chiusura rocambolesca di alcuni seggi. Ma, più probabilmente, si pensa che la situazione di stallo sia dovuta ad incertezze sul nome del vice-sindaco. Dopo un primo momento in cui il toto-nomi era puntato sul 'tecnico' Roberto Bonaccorsi, le carte in tavola potrebbero essere cambiate.

La casella da riempire, del resto, è di quelle importanti. Anzi, cruciali. Proprio al secondo in comando, infatti, andrebbero le rendini dell'amministrazione in caso di condanna e, dunque, di 'sospensione' del sindaco in virtù dell'applicazione della legge Severino. Tra i corridoi di Palazzo degli Elefanti si dice che in caso di condanna si preferirebbe un uomo di Forza Italia, proprio per non far perdere centralità al partito che ha ottenuto la maggioranza delle preferenze; in caso di assoluzione, invece, il ruolo potrebbe essere ricoperto da un uomo di Raffaele Lombardo, grazie alla posizione di superiorità rispetto alle altre formazioni che le urne hanno riconosciuto a Grande Catania. Dallo staff di Salvo Pogliese, intanto, fanno sapere che l'impasse sarà risolto entro il week-end e che entro la settimana prossima tutto dovrebbe essere pronto. Il caso tuttavia non è un unicum, visto che per Enzo Bianco si è aspettatto addirittura agosto 2013. 

Per quanto riguarda la sentenza 'spese pazze', come spiega Giampiero Torrisi a CataniaToday, legale difensore di Salvo Pogliese, la prossima udienza sarà a fine ottobre ed "ancora non si è arrivati a metà del processo". Salvo Pogliese è accusato dalla Procura della Repubblica di Palermo di essersi appropriato indebitamente di circa 50 mila euro provenienti dal conto corrente del gruppo regionale di Forza Italia, finiti poi sul proprio conto personale. Proprio per questo motivo, sulla candidabilità di Pogliese, o meglio sull'opportunità di scegliere il suo nome come campione del centro-destra, erano sorti dubbi già nei mesi precedenti, soprattutto dopo il rinvio a giudizio nel maggio del 2017. La legge Severino permette infatti la candidatura, in caso di processo pendente, ma impone la sospensione in caso di condanna anche di primo grado.

"Sono assulatamente sereno per questa vicenda - aveva dichiarato Pogliese a CataniaToday, durante la campagna elettorale  - se non fosse stato cosi non avrei pensato di lasciare una comoda poltrona da parlamentare europeo, e la relativa immunità, per immaginare un percorso molto più difficile come sindaco della mia città, tra l'altro attualmente disagiata". "Non accetto lezioni di etica e di morale da nessuno - spiega ancora il candidato sindaco - Il sottoscritto, caso unico non solo all'Ars ma in qualsiasi consiglio comunale, ha anticipato decine di migliaia di euro a fronte di una situazione di difficoltà del gruppo parlamentare per pagare stipendi, straordinari e tfr ai dipendenti. Quando poi la situazione economica del gruppo è migliorata - aggiunge - ho parzialmente recuperato questi fondi".

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