Inchiesta "Fuorigioco": deferimenti per il Catania, Lo Monaco e Gasparin
Ad essere contestate sarebbero le modalità con le quali Nicola Legrottaglie era approdato al Catania
Reati tributari, evasione e false fatturazioni. Sedici le società coinvolte e deferite al Tribunale Federale a titolo di responsabilità diretta per una serie di violazioni del Codice di giustizia sportiva e del regolamento agenti di calciatori. Il ciclone dell'inchiesta "Fuorigioco", guidata dalla procura di Napoli, vede anche il Catania tra i club coinvolti.
La nota della Figc, arrivata come un fulmine a ciel sereno nella giornata di oggi, sottolinea che sono stati deferiti anche dirigenti e calciatori dei 16 club. Nella lista figurano Pietro Lo Monaco e Sergio Gasparin, entrambi dirigenti della società rossazzurra all'epoca dei fatti contestati.
Deferito Gasparin per essersi avvalso, si legge nella nota, "di fatto dell’opera professionale dell’Agente Alessandro Moggi, in assenza di formale mandato conferito, mentre lo stesso agente assisteva di fatto anche Nicola Legrottaglie, in assenza di formale mandato conferito, nell’ambito della stipulazione del contratto tra il citato calciatore e la società Catania Calcio , con ciò determinando una situazione di conflitto di interessi".
Deferito anche Pietro Lo Monaco, "per essersi avvalso dell’opera professionale dell’agente Alessandro Moggi, conferendo allo stesso formale mandato, mentre il medesimo assisteva di fatto anche Nicola Legrottaglie, in assenza di formale mandato conferito, nell’ambito della stipulazione del contratto tra il citato calciatore e la società Catania Calcio, con ciò determinando una situazione di conflitto di interessi; per non essersi assicurato che il nominativo delll’agente Alessandro Moggi al quale al società aveva conferito mandato, fosse chiaramente indicato nel contratto stipulato con il calciatore Nicola Legrottaglie"
La procura di Napoli ha indagato in tutto 64 tra calciatori, procuratori e dirigenti. Le società coinvolte, oltre quella rossazzurra, informa la Figc, sono Inter, Juventus, Napoli, Palermo, Chievo, Lazio, Genoa, Pescara, Cesena, Ternana, Vicenza, Livorno, Portogruaro, Grosseto e Reggina. "Il Procuratore federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura napoletana e trasmessi all'Ufficio della Procura Federale il 26 febbraio - fa sapere ancora la federazione - aveva disposto a marzo la riapertura delle indagini. Espletata l'attività istruttoria, ha infine disposto i deferimenti".