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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Inchiesta "Fuorigioco": deferimenti per il Catania, Lo Monaco e Gasparin

Ad essere contestate sarebbero le modalità con le quali Nicola Legrottaglie era approdato al Catania

Reati tributari, evasione e false fatturazioni. Sedici le società coinvolte e deferite al Tribunale Federale a titolo di responsabilità diretta per una serie di violazioni del Codice di giustizia sportiva e del regolamento agenti di calciatori. Il ciclone dell'inchiesta "Fuorigioco", guidata dalla procura di Napoli, vede anche il Catania tra i club coinvolti.

La nota della Figc, arrivata come un fulmine a ciel sereno nella giornata di oggi, sottolinea che sono stati deferiti anche dirigenti e calciatori dei 16 club. Nella lista figurano Pietro Lo Monaco e Sergio Gasparin, entrambi dirigenti della società rossazzurra all'epoca dei fatti contestati.

Deferito Gasparin per essersi avvalso, si legge nella nota, "di fatto dell’opera professionale dell’Agente Alessandro Moggi, in  assenza  di  formale  mandato  conferito,  mentre  lo stesso  agente  assisteva  di  fatto anche Nicola  Legrottaglie,  in  assenza  di  formale  mandato conferito,  nell’ambito  della  stipulazione  del contratto   tra   il   citato   calciatore   e   la   società   Catania   Calcio ,   con   ciò determinando una situazione di conflitto di interessi".

Deferito anche Pietro Lo Monaco, "per  essersi  avvalso dell’opera  professionale  dell’agente  Alessandro  Moggi,  conferendo  allo  stesso formale  mandato, mentre  il  medesimo  assisteva  di  fatto  anche  Nicola  Legrottaglie,  in  assenza  di formale mandato  conferito,  nell’ambito  della  stipulazione  del  contratto  tra  il  citato  calciatore  e  la società Catania Calcio, con ciò determinando una situazione di conflitto di interessi; per  non  essersi assicurato che  il  nominativo  delll’agente  Alessandro  Moggi  al  quale  al  società  aveva  conferito mandato, fosse chiaramente indicato nel contratto stipulato con il calciatore Nicola Legrottaglie"

La procura di Napoli ha indagato in tutto 64 tra calciatori, procuratori e dirigenti. Le società coinvolte, oltre quella rossazzurra, informa la Figc, sono Inter, Juventus, Napoli, Palermo, Chievo, Lazio, Genoa, Pescara, Cesena, Ternana, Vicenza, Livorno, Portogruaro, Grosseto e Reggina. "Il Procuratore federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura napoletana e trasmessi all'Ufficio della Procura Federale il 26 febbraio - fa sapere ancora la federazione - aveva disposto a marzo la riapertura delle indagini. Espletata l'attività istruttoria, ha infine disposto i deferimenti".

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