Si scatenano le polemiche sul presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino dopo che dalle carte dell’inchiesta "Doppio Petto" è emerso che anche il gruppo imprenditoriale del numero uno degli industriali etnei pagava il pizzo
Gli imprenditori, costretti da anni a pagare la loro quota per ottenere "protezione" dal clan, non hanno denunciato alle forze dell'ordine le vessazioni cui erano sottoposti. Altro filone dell'indagine "Doppio petto", condotta dalla squadra mobile etnea, riguarda l'importazione di droga dalla Calabria e dalla Spagna. Diciotto le ordinanze di custodia cautelare, 14 in carcere e 4 ai domiciliari
Dall'alba di oggi la polizia è impegnata nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di più persone indagate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di rapine, estorsioni e furti, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione e porto di armi e lesioni personali
Il 65enne colpevole di associazione mafiosa, estorsione, violazione della normativa in materia di armi, sequestro di persona e rapina aggravata commessi a Catania
Oltre 60 arresti sono stati eseguiti da carabinieri del comando provinciale di Catania che ha sgominato due organizzazioni criminali: una dedita al furto di autovetture, l'altra al traffico di cocaina
L'operazione antimafia "Tuppetturu", nata da uno stralcio di "Isola Bella" (2019), vede come protagonisti esponenti dei clan Cintorrino e Brunetto, articolazioni territoriali delle famiglie catanesi Cappello-Bonaccorsi e Santapaola-Ercolano su Calatabiano, Giarre, Fiumefreddo, Castiglione, Mascali, Giardini Naxos e Taormina
Due casi opposti si ritrovano tra le carte dell'operazione antimafia eseguita dagli agenti della squadra mobile etnea. Il titolare di un frantoio, dopo l'arresto del suo estortore, racconta come la riscossione del pizzo fosse iniziata nel 1984, in lire, per arrivare fino ai giorni nostri. Nessuna denuncia presentata da parte sua. Diverso il caso di un imprenditore attivo nel settore della ristorazione, che si reca in questura dopo un tentativo di intimidazione e dà il via alle indagini che hanno portato all'arresto di 21 persone appartenenti al gruppo di Lineri del clan Santapaola-Ercolano
Le parole del direttore centrale anticrimine della polizia di Stato, Francesco Messina sul blitz antimafia che questa mattina ha portato alla disarticolazione dell’associazione mafiosa Santapaola - Ercolano - squadra di Lineri, con l'esecuzione di 21 custodie cautelari
Duecentocinquanta euro al mese. Questa la cifra che circa venti attività imprenditoriali, attive in più svariati settori, dovevano versare al clan, articolazione territoriale del clan Santapaola-Ercolano per ottenere “protezione”. E' quanto emerso dall'indagine "Sabbie mobile", condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, che questa mattina ha portato all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare
Dal settore della ristorazione, passando da quello caseario fino ai prodotti veterinari, tra le vittime del pizzo ci sono imprenditori di tutta Catania, dal centro città alle zone periferiche. Il denaro avvolto in un giornale o in buste di plastica. Le denunce però non sono mai arrivate tranne nel caso dello stabilimento balneare
La guardia di finanza di Catania sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone nell'ambito di un'inchiesta antimafia della Dda della Procura etnea contro il clan "Cappello-Carateddi". Le vittime sono imprenditori ed artisti. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, corruzione, falso in atto pubblico, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione elettorale, estorsioni ed intralcio alla giustizia
Sono 18 gli arrestati del clan Laudani Santapaola. L'operazione delle fiamme gialle "Report" ha permesso di rintracciare un collaudato sistema di comunicazione utilizzato dal boss Orazio Scuto per impartire ordini al clan
Estorsione ai danni di un'impresa che opera nel settore dei rifiuti a Calatabiano. Un uomo si era offerto come mediatore per la restituzione di due mezzi rubati in cambio di tremila euro e l'assunzione. Fermato anche un presunto complice dell'estorsione
In manette un ragazzo di 26 anni. E' stato incastrato da un'impronta digitale. L'individuo era stato schedato un anno fa quando venne fermato a Sant'Agata di Militello assieme ad altri tre misterbianchesi per detenzione illegale di una pistola
Nella notte tra sabato e domenica, tre criminali, utilizzando della benzina, hanno cercato di appiccare il fuoco alle saracinesche. Ricevuta una tempestiva segnalazione al 112, i carabinieri sono intervenuti tempestivamente
Uno dei malviventi avrebbe voluto farsi liquidare il Tfr, il trattamento di fine rapporto, con una maggiorazione sull'importo dovuto, così si è rivolto a degli amici per mettere pressione all'ex datore di lavoro
Dovevano versare il 40% del salario in contante, ai loro datori di lavoro. Il gip ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione aggravata. La denuncia è partita da una commessa
I militari lo hanno bloccato in Piazza Umberto. Era ritenuto vicino all'organizzazione mafiosa catanese del clan Laudani. Successivamente è stata perquisista anche l'abitazione dell'uomo
Il Gip del tribunale di Catania ha confermato il fermo di sette persone per estorsione aggravata dall'aver favorito la mafia eseguito due giorni fa da carabinieri su disposizione della Procura di Catania e emesso due nuovi ordini di arresto
Tra i soprusi normalmente esercitati dalla cosca, il versamento di una percentuale (variabile tra il 2% e il 3%) del valore complessivo degli appalti assegnati all'impresa edile. Se poi l'importo dell'appalto era di valore esiguo, la somma dovuta era "una tantum"
L'indagine dei carabinieri ha preso avvio dalle dichiarazioni dell'ex boss, adesso collaboratore di giustizia, Santo La Causa su un'estorsione compiuta al proprietario di un bar del popoloso rione