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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

In manette banda di rapinatori violenti, picchiavano e legavano le loro vittime

Non guardavano in faccia nessuno pur di mettere a segno i loro colpi: anziani picchiati e legati, coltelli e pistole puntati in faccia durante le rapine. C'è persino una donna tra le 10 persone finite in manette nell'ambito dell'operazione Cowards

C'è persino una donna, dipendente delle Poste Italiane, tra le 10 persone finite in manette nell'ambito dell'operazione "Cowards", eseguita dalla squadra mobile di Catania. Un uomo è invece latitante all'estero e gli inquirenti stanno cercando di localizzarlo. Si tratta di una vera e propria organizzazione criminale ben ramificata, che aveva come obiettivo primario le rapine in negozi e abitazioni private: per loro le accuse sono di associazione a delinquere per reati contro il patrimonio, rapina, tentata rapina, furto e ricettazione di auto e moto.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Le indagini hanno preso il via dopo un colpo messo a segno il 26 ottobre del 2015 in una gioielleria di via Etnea. In quella occasione, due giovani avevano rubato un cofanetto, con dentro oro e bracciali dal valore di 12 mila euro, minacciando di morte il titolare con tanto di pistola. Dai filmati di una telecamera di video-sorveglianza di un’attività della zona, si notava come i due malviventi si fossero dati alla fuga a piedi raggiungendo la vicina via Sant’Euplio, allontanandosi a bordo di uno scooter, risultato poi rubato.

Operazione "Cowards", le foto degli arrestati

La targa del ciclomotore è stata l’input per una lunga serie di servizi di intercettazioni e di video-riprese, disposti dalla procura di Catania. Le investigazioni, condotte nell’arco temporale ottobre 2015 - aprile 2016 dalla “squadra antirapine”, hanno fatto luce sulla gerarchia dell'organizzazione criminale. Ai vertici c'erano Danilo Di Mauro, Giuseppe Nicolosi e Giuseppe Zappalà.

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