Tremestieri Etneo, Pulvirenti (M5S) chiede chiarezza sul drone usato dall'amministrazione
La consigliera comunale vuole conoscere i costi dell'operazione e dell'uso dello strumento messo in campo per "verificare" la fase calda della pandemia in città
La consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Simona Pulvirenti è intervenuta per chiedere chiarezza, attraverso la richiesta di atti già sollecitati e una interrogazione, sulla vicenda del drone utilizzato, secondo quanto afferma l'amministrazione comunale, per l'eventuale verifica di assembramenti e per la vigilanza delle norme anti contagio.
“La cosa più importante infatti è capire come è stata tutelata la privacy dei cittadini prima della pandemia, durante la pandemia e come verrà utilizzato dopo e se l'Ente si è dotato di un apposito regolamento. Il sindaco faccia chiarezza. Occorre che, oltre agli articoli stampa trionfalistici, l'amministrazione faccia chiarezza. Se è stato annunciato – dice Pulvirenti – che il 10 aprile la 7° direzione acquistava la batteria per il drone e il 30 aprile sul giornale veniva annunciato l’utilizzo del drone per l’emergenza legata alla pandemia, mentre soltanto il 20 maggio sembrerebbe che l’Ente ha incamerato le autorizzazioni necessarie. Eravamo o no in possesso dei requisiti di legge, all’atto dell’acquisto del drone e durante la pandemia?”.
“Inoltre - conclude - se si tratta di ordine pubblico perché l'acquisto della batteria per il drone non è stato effettuato dalla polizia locale ma dalla 7° direzione? Infine, vorremmo sapere chi guida il drone su Tremestieri Etneo visto che occorre una patente specifica e se è stata stipulata una assicurazione”.