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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Influenza e Covid svuotano i magazzini delle farmacie: tutti i medicinali introvabili

L'Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato una lista dei prodotti temporaneamente carenti indicando anche cosa fare per sopperire alla mancanza. I medici di famiglia: "Non fate scorte inutili"

Influenza e Covid che circolano insieme hanno avuto un effetto immediato sulle farmacie: i magazzini sempre più vuoti. Alcuni medicinali sono diventati difficili da reperire. Colpa non solo dei contagi e dell'effettivo bisogno di curarsi ma anche della corsa alle scorte di chi, per paura, ha fatto incetta senza una reale esigenza.

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) pubblica e aggiorna costantemente sul suo portale istituzionale unalista dei farmaci temporaneamente carenti. L'elenco contiene una serie di informazioni tra le quali anche le motivazioni che hanno determinato la carenza, e i suggerimenti o provvedimenti adottati dall’Aifa.

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Elenco farmaci carenti al 3 gennaio 2023 - fonte Aifa

L'ultimo aggiornamento è di ieri, 3 gennaio, e nel lungo elenco dei farmaci che scarseggiano ci sono anche Ibuprofene, Amoxicillina e Azitromicina. Per tutti viene indicata la stessa motivazione: "elevata richiesta".

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Elenco farmaci carenti al 3 gennaio 2023 - fonte Aifa

L'Afa indica anche come gestire i casi di farmaci mancanti. Un medicinale può scarseggiare per cause diverse, che richiedono interventi diversi a supporto del paziente da parte del farmacista. A quest'ultimo sono fornite precise indicazioni.

Ai cittadini l'invito, valido sempre ma ancora di più adesso, a non abusare di farmaci e di fare sempre riferimento al medico di famiglia. Gli stessi medici di base che oggi sono i primi a risentire della mancanza di molti prodotti, sono sempre più spesso subissati dalle telefonate di chi, arrivato in farmacia, non trova il prodotto prescritto. "Il consiglio che mi sento di dare ai pazienti è di fare sempre affidamento al medico. Non tutti i farmaci possono essere sostituiti con alternative generiche senza che sia stata prima fatta una riflessione. Diciamo che così è più complesso curare i pazienti", dice in un'intervista a Il Messaggero Silvestro Scotti, segretario della Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimmg).

Scotti ribadisce che anche se la fase è "delicata", "assolutamente non c'è bisogno di fare scorte". Il segretario Fimmg spiega: "Non parlerei di emergenza. C'è una difficoltà negli approvvigionamenti dettata da situazioni internazionali sfavorevoli ma anche da una logistica imperfetta. Ciò che è evidente però, è che le chiamate da parte di pazienti spaesati sono in aumento. Sempre più spesso arrivano in farmacia e non trovano ciò che gli ho prescritto. E quindi sono costretti a spostarsi da una farmacia all'altra, senza sapere se poi lo troveranno. Il picco c'è stato poco prima di Natale ma anche oggi la situazione è delicata".

Tra i problemi denunciati da Scotti anche quelli "procedurali": "Una parte della responsabilità di questa situazione per me sta nel sistema di distribuzione. Ormai la gestione è sovra-regionale, e cioè ogni magazzino fornisce più di una regione. In Italia infatti ce ne sono 6 mentre prima erano 25-27 - ricorda - Se è vero che è diminuito lo spreco dei farmaci, inevitabilmente lo è anche che la capacità di stoccaggio ora è diventata minore. E poi mi chiedo come questo possa conciliarsi con l'autonomia differenziata su cui si sta puntando. Ogni regione vorrà il meglio per sé e con più rapidità. Che succede a chi non ha un magazzino sul suo territorio?" 

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