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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Fusione Sidra-Catania Rete gas, i consiglieri d'opposizione: "Profili di illegittimità nella procedura"

Bianco, Bonaccorsi, Diana, Di Salvo, Gelsomino e Zappalà: "Chiediamo al sindaco di fare chiarezza sulla gestione delle società partecipate al fine di garantire la massima trasparenza"

“Apprendiamo con stupore che in Sidra stanno preparando il terreno per una fusione che palesa potenziali profili di illegittimità”. Con queste parole inizia la nota dei consiglieri comunali di opposizione Bianco, Bonaccorsi, Diana, Di Salvo, Gelsomino e Zappalà, sulla procedura di fusione tra Sidra e Catania Rete gas.  “Non si comprende come il presidente Fatuzzo abbia conferito incarico ad un legale per i seguenti aspetti: gli aspetti giuridici dell’indennità di funzioni, connessi ed annessi anche con altri istituti/compensi erogati, da riconoscere ai responsabili di unità aziendali in relazione all’accordo integrativo di contratto intervenuto a favore dei lavoratori nel comparto Acqua Gas della società Catania Rete Gas prossimamente incorporata dalla Sidra; di rivalutare le indennità erogate in corso a favore dei lavoratori e concesse sulla base di deleghe di funzioni/procure e/o altri provvedimenti, nella misura non superiore al 50 % di quella attualmente percepite dando mandato al Presidente di assolvere agli obblighi di comunicazione della presente delibera ai lavoratori interessati;di autorizzare, assunto il relativo parere legale e adottate le dovute cautele da possibili ed eventuali rivendicazioni, il Presidente alla sottoscrizione del relativo accordo integrativo con i lavoratori responsabili secondo i contenuti generali degli accordi raggiunti nel comparto Acqua Gas anche con riferimento a quello di Catania Rete Gas, oltre alle integrazioni necessarie”. “Non siamo contrari alle fusioni – si legge ancora nel comunicato - soprattutto se rispettano criteri come economicità, legalità e trasparenza. Ciò che ci preoccupa è la programmazione volta alla realizzazione di un progetto che potrebbe non fare gli interessi della nuova società fusione tra Sidra e Asec ma bensì sia impiantato sulle logiche spartitorie di una politica becera di lottizzazione, siamo piuttosto preoccupati i fatti dicono che il tempo delle prebende politiche non è finito. Chiediamo al Sindaco Pogliese di fare chiarezza alla città del modo in cui intendono ancora controllare le società partecipate al fine di garantire la massima trasparenza della loro gestione”.

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