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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'intervista

Investimenti e fiscalità di vantaggio, Biriaco (Confindustria): "Oppurtunità da non perdere"

Il presidente degli industriali etnei: "Quest'anno abbiamo avuto 80 nuovi associati, il nostro territorio è attualmente oggetto di interesse da parte di grossi gruppi industriali, anche multinazionali, che lo considerano attrattivo e con enormi potenzialità”

Questo scorcio di fine anno lascia intravedere interessanti prospettive per il sistema economico della Sicilia orientale: sono circa 80 infatti le nuove realtà imprenditoriali che si sono unite a Confindustria Catania nel 2021. “Noi vediamo ben oltre il bicchiere mezzo pieno, nonostante stiamo navigando ancora in mezzo alle difficoltà causate dalla pandemia – spiega il presidente degli industriali etnei Antonello Biriaco – il nostro territorio è attualmente oggetto di interesse e di valutazione da parte di grossi gruppi industriali, anche multinazionali, che lo considerano attrattivo e con enormi potenzialità”. Fondi Pnrr, investimenti strutturali e fiscalità di vantaggio: tutti elementi che secondo Biriaco possono essere utilizzati per attrarre nuovi insediamenti imprenditoriali: “In campo c'è un gigante come Intel che sta esaminando un investimento a Catania. Molte aziende del nord ci hanno contattato perché sono interessate a venire a produrre a Catania e in Sicilia orientale. In questo scenario penso sia chiaro che la zona industriale debba essere al centro dell'attenzione. Vorrei sottolineare che dalla zona di Pantano d'Arci viene fuori il 15% del Pil regionale”.

Nuovi associati che operano nel settore dei servizi, della metalmeccanica e del manifatturiero che chiedono a Confindustria di rappresentarli e di portare le loro istanze all'attenzione della politica e delle istituzioni: “Da un lato siamo soddisfatti perché in questo particolare momento di difficoltà dettate dalla pandemia, l'iscrizione a un'organizzazione datoriale non è tra le priorità di un'impresa. Il merito va all'organizzazione nel suo complesso, abbiamo però sicuramente recuperato in termini di attrattività”, commenta ancora Biriaco. “Tutto ciò per noi significa anche un'assunzione di responsabilità verso i nostri associati che ci chiedono risposte su questioni che sono oggetto delle nostre interlocuzioni con le istituzioni e la pubblica amministrazione”. “Le imprese molto spesso lamentano una lentezza decisionale della pubblica amministrazione, ovvero la capacità di fornire in tempi celeri le risposte, siano esse positive o negative, che servono alle aziende per poter operare. Naturalmente il discorso è generalizzato – precisa - e dobbiamo riconoscere che, per esempio, il Comune di Catania su determinate procedure di investimento internazionali che potrebbero interessare il nostro territorio, non ha fatto mai mancare né la rapidità, né il supporto, né la presenza concreta. Questo però non basta perché l'amministrazione può fare parte del lavoro, il resto fa parte più un complesso di attori più ampio. Noi riusciamo a interloquire con tutti gli apparati, però purtroppo ancora ci sono casi in cui si decide di 'non decidere'”.

Secondo il presidente degli industriali etnei dovrebbero essere tutte le aree della Zes a essere coinvolte negli investimenti: “La Zes comprende anche il porto e tutta la 'retroportualità'. L'investimento generale dovrebbe essere sul waterfornt, si potrebbe riqualificare urbanisticamente tutta la zona della Civita e anche l'ingresso da sud – commenta Biriaco – oggi chi arriva dall'aeroporto in città, attraversa tutta via Domenico Tempio e tutta l'area degradata a ridosso che non è certo un bel vedere. Con l'interramento della ferrovia, gli archi della marina andrebbero eliminati, anche alla luce dei problemi emersi durante gli ultimi gravi eventi atmosferici. Ora è il momento di progettare per i prossimi 40 anni, non possiamo avere ancora orizzonti temporali di 8 mesi o un anno. Adesso le condizioni ci sono – sottolinea Biriaco – a partire dal Pnrr per arrivare alla de-contribuzione al 30%. Noi possiamo fare la nostra parte ma è anche necessario che chi amministra la cosa pubblica abbia la consapevolezza che la mancanza di decisione può determinare la scelta di un'impresa di insediarsi o no sul nostro territorio. Noi chiediamo un'attenzione particolare allo snellimento delle procedure, eliminando i passaggi ridondanti. Noi siamo facilitatori e difendiamo le aziende, ma questo passa anche dal supporto e la collaborazione con la pubblica amministrazione”.

“Abbiamo concluso l'anno molto bene – commenta Biriaco – proprio a dicembre abbiamo ricevuto la visita del presidente nazionale Carlo Bonomi che ha visitato alcune realtà della Sicilia orientale incontrando anche i vertici istituzionali. A questo si è aggiunto l'importante convegno tenuto a Palermo, al quale ho partecipato in anche in qualità di vicepresidente regionale. Gli strumenti a supporto dello sviluppo ci sono – conclude Biriaco – se non verranno sfruttate adesso queste possibilità, rischiamo di perdere un'occasione unica”.

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