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Ricordo vittime della Mafia, a Pedara iniziativa del circolo Fratelli d'Italia

Deposto un mazzo di fiori ai piedi del monumento ai Caduti da parte del coordinatore cittadino Emanuele Giuseppe Scarantino e dal rappresentante del coordinamento provinciale Alfio Aureliano Barbagallo

Il 21 Marzo, identificato da tutti come giorno dell'equinozio di Primavera, assume nella nostra comunità un significato importante, perché è la “Giornata della Memoria delle Vittime della Mafia.”. Il Circolo Fratelli d’Italia di Pedara ha deciso di commemorare le Vittime della mafia celebrando una cerimonia, ristretta a pochi partecipanti a causa delle disposizioni legate al Covid, che ha visto la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi del Monumento ai Caduti di Piazza Don Diego a Pedara (CT) da parte del coordinatore del circolo Emanuele Giuseppe Scarantino, insieme al rappresentante del coordinamento provinciale Alfio Aureliano Barbagallo, seguita dall’enunciazione di un epitaffio commemorativo pronunciato dalla giovanissima Silvia Rabuazzo e da un minuto di silenzio accompagnato dal suono della tromba suonata dal trombettista del complesso bandistico Etna Ensemble.

“É di fondamentale importanza - dichiara Emanuele Giuseppe Scarantino - volgere i nostri pensieri verso tutte le famiglie che hanno perso un parente, un amico, o anche un semplice conoscente a causa della criminalità organizzata, che giorno per giorno, tramite il nostro impegno civile e la nostra presa di coscienza, cerchiamo di estirpare lì dove si è radicata.”. Gli fa eco Alfio Aureliano Barbagallo “La Mafia si è radicata a fondo nel nostro Stato, intrecciandosi pian piano con la vita delle persone che da anni combattono per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. Nella giornata di oggi infatti, tutta l'Italia sarà palcoscenico di manifestazioni da parte di diverse associazioni contro la criminalità, con la speranza di sensibilizzare i cittadini ad una collaborazione con le istituzioni per lottare insieme.”. Silvia Rabuazzo visibilmente emozionata dopo la cerimonia ha dichiarato: “É grazie al sacrificio delle vittime innocenti delle mafie, che si può realizzare la rinascita civile e sociale della nostra amata Patria, l’Italia. Queste non devono essere dimenticate, perchè di grande esempio per tutti e soprattutto per noi giovani, in quanto, come ci ha insegnato Giovanni Falcone: gli uomini sicuramente muoiono, ma le loro idee restano e camminano nelle gambe degli altri uomini”.

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