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Martedì, 19 Marzo 2024
Covid

Super Green Pass: cosa cambia da oggi, le 4 date da cerchiare in rosso

Parte in queste ore la stretta decisa dal governo Draghi. Fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato d'emergenza) l’uso della certificazione rafforzata è esteso a quasi ogni ambito della vita pubblica. Ma ci sono altri passaggi chiave e cambi di colore delle regioni all'orizzonte

Super green pass per trasporti e mezzi pubblici, ma anche alberghi, ristoranti all'aperto, piscine, piste da sci e stadi. Scatta oggi, 10 gennaio, l'obbligatorietà del certificato verde rafforzato decisa con il decreto legge dello scorso 29 dicembre. Attesa per oggi la conferenza stampa del premier Draghi sull'obbligo vaccinale per over 50 e le ultime misure anti Covid prese dall'esecutivo. Per alcuni milioni di italiani (cinque in tutto circa, sono più di due milioni gli italiani sopra i 50 anni che, a oltre un anno dall’inizio della campagna vaccinale anti-Covid, non hanno ricevuto alcuna dose) la vita da oggi sarà complicata dalla stretta decisa dal governo: dovranno spostarsi a piedi o utilizzando mezzi privati, rinunciare a ristoranti, alberghi e tutte le attività sociali anche all'aperto. E da oggi, per un mese, il calendario di chi ha deciso di non vaccinarsi sarà caratterizzato da scadenze con nuove restrizioni e divieti da rispettare. Dal prossimo lunedì, 17 gennaio, alcune regioni rischiano il passaggio in zona arancione.

Dove serve il Super Green Pass da oggi

Il Super green pass è richiesto in zona bianca, gialla e arancione per accedere ad attività e servizi. Fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato d'emergenza) l’uso della certificazione rafforzata è esteso anche alla ristorazione al banco nei locali al chiuso.  Ma è sui trasporti la restrizione più forte per i non vaccinati. Da oggi potranno spostarsi solo con i mezzi privati o con i taxi o auto a noleggio con conducente fino a nove posti. Su tutti gli altri mezzi di trasporto, sarà necessario il Super Green Pass. Su aerei, treni, navi e pullman che coprono le tratte nazionali potranno salire solo vaccinati o guariti. Stesse regole anche per il trasporto pubblico locale: autobus urbani, metropolitane, treni regionali. Deroga invece al 10 febbraio, per gli scuolabus dedicati agli studenti over 12 e per gli abitanti delle isole che potranno spostarsi con il Green Pass base, ma solo per motivi di salute o di studio.

Sul fronte bar/ristorazione fino alla scorsa mezzanotte senza Green Pass era ancora possibile sedersi a un tavolo all’aperto. Ora non più. Occorrerà ovunque il Super Green Pass per bar e ristoranti, al chiuso ma anche all’aperto. Dunque, solo i vaccinati o i guariti con Green Pass ancora valido potranno sedersi al tavolo ma anche le consumazioni veloci al bancone saranno off limits se non si è vaccinati. A loro è consentito solo l’ingresso per acquistare prodotti da asporto sempre indossando la mascherina. A chi ha il Green Pass base restano aperte solo le mense aziendali, ma non quelle delle forze dell’ordine per le quali vige ormai l’obbligo di vaccino.

In sintesi, da oggi 10 gennaio 2022 e fino al 31 marzo 2022, il Super Green Pass è esteso, oltre che per bar/ristoranti e trasporti, anche alle seguenti attività:

- al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; poche le attività sportive che saranno ancora consentite a chi non è vaccinato: quelle individuali all’aperto, in strada, in mare, nei parchi pubblici; e dunque sì alla corsa, al ciclismo, alla vela.

- musei e mostre (a oggi, l’accesso a questi luoghi è consentito con il Green Pass base in zona bianca e gialla); cinema, teatri e sale concerto erano già riservati ai soli possessori di Super Green Pass. Ma da oggi anche musei, mostre, biblioteche, archivi, e qualsiasi luogo di cultura sarà vietato a chi non è vaccinato.

- al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);

- parchi tematici e di divertimento;

- al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);

- sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Fino al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice soltanto muniti di Green pass rafforzato e test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso, con esito negativo, oppure vaccinazione con terza dose.

Per chi è sprovvisto di Super Green Pass, c'è ancora la possibilità di assistere alle cerimonie religiose in chiesa visto che il Vaticano non ha adottato ulteriori misure restrittive.

Le prossime date da segnare in rosso sul calendario

Da giovedì 20 gennaio sarà necessario il Green Pass base per andare dal parruchiere, dal barbiere e nei centri estetici. Basterà dunque anche solo il tampone negativo: su questa misura il governo ha traballato: è stata la Lega durante l'ultimo Consiglio dei ministri del 5 gennaio a insistente perché in queste attività non serrvisse il Green Pass rafforzato ma solo quello base.

In quasi tuttu gli altri negozi il Green Pass base sarà obbligatorio dal 1° febbraio: il certificato con vaccino o tampone negativo sarà allargato quel giorno anche a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari. Nessun Green Pass ovviamente per entrare nei negozi di alimentari, nelle farmacie e nei negozi che vendono servizi essenziali (arriverà una lista specifica). Inoltre dal 1° febbraio si riduce la durata del certificato ottenuto con il vaccino, quindi quello in versione rafforzata. Chi ha ricevuto l'ultima dose per immunizzarsi (ovvero la fine del primo ciclo) o il richiamo da oltre 6 mesi vedrà scadere il proprio Green Pass a meno che non faccia una ulteriore dose di vaccino.

Altra data importante per molti cittadini è il 10 febbraio: fino ad allora sarà possibile solo per motivi di salute e di studio l'accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori anche con il Green Pass semplice. Da quel giorno ci sarà l'obbligo di esibire il Green Pass rafforzato. In pratica viene accolta la richiesta delle isole minori. Fino al 10 febbraio il trasporto scolastico dedicato non sarà equiparato a trasporto pubblico locale rispetto all'uso delle certificazioni verdi Covid-19 e sarà accessibile agli studenti (primaria, secondaria di primo e di secondo grado), anche sopra i 12 anni, con solo obbligo di mascherina Ffp2 (e senza Green Pass). Sugli scuolabus non c'è obbligo di Green pass rafforzato che invece da oggi è obbligatorio sui mezzi pubblici normali.

Infine, la misura più impattante. Tra 35 giorni, dal 15 febbraio, scatta l'obbligo di vaccino per i lavoratori pubblici e privati over 50 - compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati. Dovranno mostrare per entrare sul luogo di lavorom il Super Green Pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. In caso contrario, sospensione senza perdita del posto di lavoro. L'accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1.500 euro se si viene colti sul luogo di lavoro. Nel caso in cui si violi di nuovo il divieto la sanzione è raddoppiata. L'obbligo sarà in vigore fino al 15 giugno.

Dove è obbligatoria la mascherina Ffp2

Il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo con il ministero della Salute siglerà nel mese di gennaio un protocollo con farmacie e rivenditori autorizzati per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo. L'obbligo di mascherina anche all'aperto in tutte le fasce (zona bianca, gialla, arancione) è in vigore fino al 31 gennaio 2022. Ma fino alla fine dello stato di emergenza, 31 marzo 2022, è necessario usare le Ffp2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati), in caso di eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto; su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, aerei, navi, treni; su tutti i mezzi di trasporto pubblico, autobus, tram, metropolitane.

Le regioni in zona gialla da oggi 10 gennaio

In base alle disposizioni nazionali in vigore per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 e alle ordinanze del Ministro della Salute, da lunedì 10 gennaio si applicano le misure previste:

  • per la zona bianca a Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria;
  • per la zona gialla ad Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

La differenza tra zona gialla e bianca non c'è - in pratica - più: non cambia nulla. Sono, in parte, la zona arancione e soprattutto quella rossa a cambiare le carte in tavola. Il sistema a colori ha sempre meno senso in Italia: basti pensare che zona bianca, gialla e arancione sono quasi completamente identiche. Vediamo nel dettaglio il motivo dell'ormai acclarata assenza di differenze impattanti, in base a tabelle, decreti, Faq e deduzioni logiche. Per chi è vaccinato, non cambia nulla (nulla!) nel caso si viva in una regione in zona bianca, gialla o arancione.

In zona bianca e gialla chi non ha un Super Green Pass ha le stesse limitazioni. In zona arancione rispetto alla zona gialla qualcosina cambiava fino a ieri: serviva il Super Green Pass per comprare lo skipass, per i negozi nei centri commerciali nei festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi), per cenare al ristorante (anche in albergo) anche all'aperto, per le piscine all'aperto, per gli spogliatoi delle palestre, per fare sport di contatto al chiuso e all'aperto, per tutte le feste nei locali dopo cerimonie, per accedere a centri culturali, centri sociali e ricreativi all'aperto. Ma il nuovo decreto-legge del 29 dicembre dal 10 gennaio, oggi, applica anche alla zona bianca e gialla l’obbligo di certificato "super" per queste attività, tranne in due specifici casi: l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (esclusi alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi) e l'acesso agli spogliatoi.

Per moltissime altre attività serve il Super Green Pass in zona bianca, gialla, arancione: non ci sono differenze col sistema a colori. In zona arancione gli spostamenti dal proprio comune con oltre 5mila abitanti con mezzo proprio verso altri comuni o fuori dai confini di Regione/PA richiedono green pass semplice, oppure motivi di lavoro, necessità, salute, o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Invece non vi è alcun limite di spostamento in zona gialla. La differenza principale rimasta in piedi tra zona bianca-gialla e quella arancione è dunque la regola degli spostamenti al di fuori del proprio comune per i non vaccinati (che possono comunque uscire dal comune, per lavoro, per il vasto e mai chiarito fino in fondo campionario di "necessità", e motivi di salute). E' la zona rossa quella in cui sono ancora eventualmente vigenti le regole dell'inverno 2020-2021. Scattano le chiusure, con coprifuoco e limitazioni agli spostamenti. Bar, ristoranti, negozi, palestre, cinema, teatri e musei chiusi per tutti, anche se si è vaccinati.

Fonte: Today.it

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