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Viaggio in Sicilia, gli intellettuali europei alla scoperta dell’Etna

Nel libro di Maria Lionti, in uscita il 9 settembre 2022, i diari di viaggio degli intellettuali europei che hanno sfidato il vulcano alla scoperta della Sicilia nel primo Grand Tour dell’Etna

La montagna sfida, il vulcano affascina e quei viaggiatori che nei secoli hanno affrontato l’Etna, superandone le insidie, le distese di ghiaccio e nuda roccia, in quel duello senza esclusione di colpi tra l’uomo e la natura stessa, coloro i quali hanno vissuto da protagonisti il primo Grand Tour dell’Etna, hanno scoperto molto più di una montagna, molto più di un Vulcano. Goethe, Wagner, Sartorius, Loewe, sono solo alcuni degli uomini e donne che, attratti dal richiamo al classicismo rilanciato in Europa dallo Sturm und Drang, hanno viaggiato in Sicilia. Le loro avventure, le scoperte e i ricordi sono giunti a noi grazie a diari di viaggio di inestimabile valore che l’autrice Maria Lionti ha raccolto nel saggio Il Grand Tour dell’Etna un vulcano senza tempo, edito da Bonfirraro Editore, in uscita in tutte le librerie e store online il 9 settembre 2022.

Maria Lionti racconta il vulcano e il viaggio, “l’incontro tra queste due passioni e il desiderio di condividerle con il lettore costituiscono l’anima di questo libro”, spiega l’autrice, “Da una parte una montagna abitata da secoli, terra fertile, ricca di risorse e di bellezze paesaggistiche, dall’altra un vulcano attivo, oscillante tra mito e storia, oggetto di interesse scientifico e turistico”. Con i suoi 3000 metri di altezza, l’Etna che ci racconta l’autrice del Grand Tour dell’Etna, attraverso testimonianze inedite, non è solo il vulcano attivo più alto d’Europa, ma un gigante che si erge alle spalle della città di Catania, un monito e una guida per il popolo dell’intera isola di Sicilia. Un popolo la cui storia è costituita da stratificazioni profonde che, proprio come la lava, i cui strati caratterizzano la terra della Sicilia, ne hanno plasmato la cultura e l’identità.

“A muntagna” è terra di mito e leggenda, e Il Grand Tour dell’Etna di Maria Lionti non può che partire dalla Sicilia di Omero ed Empedocle, una terra abitata da ninfe e ciclopi che, a distanza di secoli, sembrano, agli occhi degli dei viaggiatori europei, più reali che mai. Ma è infatti l’anima dell’uomo a compiere il vero viaggio di scoperta, l’anima che cerca ristoro e risposte, come quella di Goethe che sceglie l’inquietudine del vulcano per trovare una pace mai sperimentata prima. “L’Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza dell’assieme, la gamma delle sfumature, l’armonia che univa cielo, mare e terra. Chi lo ha visto l’avrà a cuore per tutta la vita.” (Goethe, Viaggio in Italia) Ma la Sicilia de Il Grand Tour dell’Etna è anche protagonista di scoperte scientifiche, naturalistiche. Studiosi come il geologo Wolfgang Sartorius Freiherrn von Walternhausen o il biologo Ernst Haeckel sono infatti “interessati alla ricerca scientifica sul vulcano”, spiega Lionti, “Lo scrittore Gottfried Seume e il poeta Wilhelm Waiblinger ci hanno lasciato accurate descrizioni dei suggestivi paesaggi visti dalla sommità dell’Etna e dei sorprendenti effetti del sole, che sorge dai crateri sommitali, a conclusione dell’ardua scalata. A colpire è soprattutto il viaggio audace di una donna inglese, Emily Loewe che accompagnata solo dalla madre, nel 1857 raggiunge la Sicilia, l’isola “amata da tutti gli dèi”, la cima dell’Etna e la Calabria, come lei stessa racconta nel suo diario. Era insolito per donne sole compiere viaggi così lunghi e difficili, della sua esperienza Emily Loewe racconta infatti che: “Nessuno credeva che saremmo partite, dato che viaggiare in Sicilia è alquanto insolito; solo il viso di un abitante del luogo potrebbe esprimere lo sgomento verso donne che girano senza essere accompagnate!!!”.

“Il Grand Tour dell’Etna è una testimonianza viva della nostra storia, della storia di tutti gli uomini, delle nostre passioni e contraddizioni, dell’attrazione che ognuno di noi sempre avrà verso la maestosità della natura, verso il mistero racchiuso nella nostra terra”, dichiara l’editore Salvo Bonfirraro, “Con il Gran Tour dell’Etna consegniamo al lettore non solo un diario di viaggio, ma ricordi, emozioni, una fonte di ispirazione alla scoperta della nostra terra”.

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