Cavolfiore a tavola: proprietà e benefici
Il cavolfiore è un ortaggio apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore, per le proprietà nutrizionali e per il basso contenuto calorico
Il cavolfiore è un alimento apprezzato in tutto il mondo sia per le proprietà nutrizionali che per il basso contenuto calorico (25 calorie ogni 100 grammi).
Nel cucinarlo è importante in primis eseguire correttamente le operazioni di pulizia. Per eliminare gli scarti bisogna incidere il torsolo con un taglio a croce e procedere successivamente con il lavaggio e la spezzatura. Una pulitura ottimale si ottiene dopo 30 minuti di infusione nell'acqua con aceto o limone.
La sua essenza non sempre gradevole è dovuta alla grande quantità di zolfo presente nella verdura che si elimina soltanto dopo 15 minuti di cottura.
Al suo interno troviamo calcio, fosforo, potassio, acido folico, vitamina C e ferro. In particolar modo contiene 350 mg di potassio, 44 mg di ferro, 30 mg di sodio e 15 mg di magnesio. Non mancano nemmeno vitamina C (59 mg), vitamina A (50 mg), alcune vitamine del gruppo B e la vitamina K.
Cavolfiore - Benefici
- antiinfiammatorio
- contrasta l'ipertensione
- depura
- aiuta il sistema immunitario a combattere l'invecchiamento precoce ed a difendere tutto l'organismo dagli attacchi di germi e batteri
- grazie alla presenza di molte fibre è un alleato di coloro che vogliono tenere a bada glicemia e colesterolo
- contiene anche la colina, una vitamina del gruppo B fondamentale per lo sviluppo cerebrale; mangiarlo in gravidanza migliora l'accrescimento e le connessioni dei neuroni dell'ippocampo, regione del cervello che riguarda apprendimento e memoria
- antitumorale: funzione che deve a due sostanze, glucosinolati e isotiocianati
E' particolarmente indicato per le diete a basso contenuto calorico e per problemi di diabete grazie al contenuto livello di zuccheri.
Cavolfiore - Qualche controindicazione
- limitarne il consumo durante il ciclo mestruale perchè contiene agenti che eliminano lo iodio (nel corso del ciclo le donne perdono molto iodio)
- non deve mangiarlo chi soffre di ipotiroidismo perchè rallenta ancora di più il funzionamento della tiroide
- non mangiarlo se si assumono farmaci anticoagulanti
- le purine contenute al suo interno se ingerite in abbondanza possono provocare calcoli renali
- un suo consumo eccessivo può portare a reazioni allergiche