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Martedì, 19 Marzo 2024
Alimentazione

'Dinner cancelling': un metodo per perdere peso

La 'dinner cancelling' è un metodo ideato dal nutrizionista tedesco Grabbe secondo il quale è possibile poter perdere peso saltando ogni giorno la cena ed equilibrando in maniera adeguata gli altri pasti della giornata

Quando parliamo di 'dinner cancelling' non ci riferiamo ad una dieta ma più che altro ad un metodo messo a punto dal nutrizionista tedesco Dieter Grabbe grazie al quale è possibile perdere 3 chili in due settimane e che ruota attorno a momenti di digiuno giornalieri. 

Il suo effetto, oltre che dimagrante, è quello di detossificare l'organismo, rinforzare il sistema immunitario e rallentare i processi di invecchiamento. 

Secondo 'Dinner Cancelling' bisogna seguire un regime alimentare equilibrato nelle prime ore del giorno, mangiando in modo regolare a colazione (unico momento nel quale è consentito abbondare), pranzo e merenda, ma interrompendo invece l'assunzione di cibo a partire dalle ore 17 del pomeriggio (sono ammessi solamente liquidi non zuccherati, ossia acqua, bevande depurative senza zucchero, tè e liquidi ricchi di vitamine).

Secondo Grabbe alle 17 del pomeriggio il metabolismo subisce un rallentamento e mangiare affatica troppo il corpo ed aumenta il rischio di accumulare energia sotto forma di lipidi. 

La 'Dinner cancelling' è efficace solo se si bilanciano bene i pasti, in caso contrario c'è il concreto rischio di non assumere tutti i nutrienti necessari all'organismo e di assopire ulteriormente il metabolismo. Per questo motivo nella pianificazione di colazione e pranzo è preferibile fare riferimento ad uno specialista.

Per poter mantenere il peso perso, sempre secondo Grabbe, è necessario per il resto della propria vita saltare la cena per almeno tre volte a settimana. In linea di massima, secondo gli esperti, il digiuno intermittente rispetta comunque i ritmi circadiani del corpo (ossia i momenti di attività e di riposo dell'organismo che coincidono con il giorno e con la notte).

Questo tipo di digiuno intermittente è però altamente sconsigliato per le donne in gravidanza o in allattamento, persone sottopeso, persone malate, persone con disturbi dell’alimentazione e bambini fino alla fine della curva di crescita.

Si tratta inoltre di un metodo che richiede molta disciplina: gli attacchi di fame, infatti, sono estremamente probabili, così come i disturbi del sonno, perché la fame può rendere più agitata la notte. 

Va infine assolutamente considerato, soprattutto in un paese mediterraneo come il nostro, che saltare la cena potrebbe essere una pratica poco sostenibile a lungo: i pasti, infatti, devono avere a che fare anche con la convivialità e la socialità, oltre che con la salute, o rischiano di trasformarsi in una terapia del sacrificio, destinata a fallire sul lungo periodo.

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