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Donne in Meta: la Campagna per ‘fare squadra’ intorno alle donne con tumore al seno

Si chiama Donne in Meta ed è la campagna di educazione e sensibilizzazione sul carcinoma mammario metastatico triplo negativo promossa da Gilead con il patrocino di Europa Donna Italia: per l’occasione sono stati presentati i dati di un’indagine condotta da Elma Research sui bisogni espressi dalle pazienti che ha visto la partecipazione anche dei loro partner

E' in corso la Campagna di sensibilizzazione di Gilead Sciences Italia, con il patrocino dell’Associazione di pazienti Europa Donna Italia, Donne in Meta, per ‘fare squadra’ (come sport è stato preso ad esempio il rugby) contro il carcinoma mammario metastatico triplo negativo (o TNBC, dall’inglese Triple Negative Breast Cancer), aggressiva forma di tumore al seno che rappresenta il 15-20% delle diagnosi.

La campagna (per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.donneinmeta.it) vuole diventare un punto di riferimento per dare corrette informazioni su questo tipo di tumore al seno.

Un indagine di Elma Research che ha visto protagoniste oltre 100 donne con tumore al seno triplo negativo ha individuato le principali azioni che possono essere poste in essere per vivere al meglio questo percorso.

Azione n. 1 (Farsi aiutare per favorire i sentimenti positivi) - In primis bisogna evitare che alla scoperta del tumore prendano il sopravvento sentimenti come paura, smarrimento e confusione. Bisogna cercare di sostituirli con sentimenti positivi che vengono dalla nostra interiorità e che passano dall'accettazione della nuova condizione al cauto ottimismo. Fondamentale l'aiuto di chi ci sta vicino (non si deve avere paura di richiederlo) ed avere dai medici tutte le informazioni e tutto il dialogo possibile.

Azione n. 2 (Concentrarsi sul presente) - La ricerca ha individuato come sia fondamentale, per evitare ansia ed insicurezza, concentrarsi sul presente. Bisogna quindi vivere pienamente l'oggi, stando con le persone care e dedicandosi ai propri interessi.

Azione n. 3 (Confidare nelle cure attuali e nella ricerca) - Il carcinoma mammario triplo negativo non ha al momento terapie mirate con farmaci a bersaglio molecolare e per questo motivo la prima risorsa resta sempre la chemioterapia combinata con l'immunoterapia. Può essere necessario il ricorso alla chirurgia ed alla radioterapia. Negli ultimi tempi la ricerca ha individuato i coniugati farmaco-anticorpo, costituiti da un anticorpo che riconosce ed attacca alcini recettori presenti nelle cellule tumorali. Si tratta però di strumenti che possono essere utilizzati solamente in determinati casi ma che rappresentano più di una speranza per le future terapie di tumore al seno triplo negativo. E' necessario quindi che vi siano tutte le figure specialistiche fortemente collaborative tra di loro.

Azione n. 4 (Sostenere senza giudicare) - Molto spesso il partner prova un grande senso di inadeguatezza in queste situazioni. C'è però da dire che secondo il sondaggio c'è spesso un rafforzamento della situazione della coppia con un contestuale peggioramento dell'intimità. In poche parole anche se il soggetto malato spesso attua dei comportamenti che non sono 'congrui' bisogna fare squadra e sostenerlo sempre e comunque.

Azione n. 5 (Soddisfare i bisogni) - Molte delle pazienti che sono state interpellate dal sondaggio ritengono che sia necessario avere dai medici maggiori informazioni sulla malattia e dettagli sulle terapie utilizzate. Altra parte delle persone intervistate vorrebbe confrontarsi con chi ha lo stesso problema creando dei gruppi di aiuto. Per questo motivo è stata promossa la campagna 'Donne in meta', volta proprio all'obiettivo di fare squadra tra le persone con lo stesso problema. 

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