Vitamina D e Covid-19: quali alimenti la contengono
In Spagna, dove l'emergenza Covid-19 è stata sempre massima, 8 pazienti su 10 che venivano ricoverati riscontravano una carenza di vitamina D
La vitamina D svolge molte funzioni che risultano essere essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo.
La sua carenza, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology&Metabolism, è stata infatti associata ad alcune patologie e sintomi come debolezza muscolare, ossa fragili, difficoltà di concentrazione, stanchezza ricorrente, diabete ed ipertensione.
La carenza di vitamina D in Spagna è stata riscontrata in più di 8 pazienti su 10 affetti da Covid-19. Quest'ultima rappresenta un nutriente importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Ecco, di seguito, un'indicazione riguardo gli alimenti che contengono vitamina D.
La vitamina D viene prodotta attraverso una reazione chimica che dipende dall'esposizione alla luce solare, in particolare dall'irradiazione UVB. Attraverso l'alimentazione si può introudurre solamente un fabbisogno quotidiano del 10-20%.
- salmone fresco (10,9 ogni 100 g)
- pesce spada (13,9 ogni 100 g)
- sgombro (13,8 ogni 100 g)
- sardine (4,8 ogni 100 g)
- uova (soprattutto il tuorlo, 2 ogni 100 g)
- tonno (1,7 ogni 100 g)
- latte (1,3 ogni 100 g)
- fegato di bovino (1,2 ogni 100 g)
- funghi (0,2-0,4 ogni 100 g)
- cioccolato fondente (1,90-5,48 ogni 100 g)
Per capire se siamo carenti o meno di vitamina D è sufficiente effettuare un esame del sangue. Il valore che la misura si chiama '25-OH vitamina D'. E' normale se compreso tra 75-200, si ha una carenza di vitamina D quando è inferiore a 30.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D si stima sia intorno alle 400-600 IU (unità internazionali), ma il valore deve salire se non ci si espone alla luce solare (1.000 IU al giorno).
Nel momento in cui non è possibile esporsi spesso al sole è bene assumere degli integratori di vitamina D. In questo caso per scegliere quello più adeguato alle nostre esigenze è sempre bene rivolgersi ad uno specialista.