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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Settimana Internazionale dell’Osteopatia - Dal 18 al 24 aprile visite gratuite ai pazienti con sintomi riconducibili al Long-Covid

Dal 18 al 24 aprile visite gratuite per pazienti affetti da Long-Covid o disturbi cronici riconducibili alla pandemia: sette gli studi di Catania coinvolti nell'iniziativa

Prende il via la seconda edizione di CronOs, Cronicità e Osteopatia: dal 18 al 24 aprile, in occasione della Settimana Internazionale dell’Osteopatia, 7 studi a Catania e 21 in tutta la Sicilia apriranno le porte per una visita gratuita ai pazienti con sintomi riconducibili al Long-Covid o la cui cronicità è peggiorata in seguito alle restrizioni per la pandemia.

Il progetto, promosso dal ROI – Registro degli Osteopati d’Italia, ha l’obiettivo di informare i cittadini sul supporto che l’osteopatia può offrire ai pazienti che presentano disturbi cronici e di dare impulso alla ricerca scientifica in questo specifico campo della salute. È possibile prenotare la propria visita sul sito cronos.roi.it. I pazienti potranno individuare l’osteopata aderente all’iniziativa più vicino a loro attraverso la mappa interattiva disponibile qui.

Una volta effettuata la scelta, i pazienti potranno contattare direttamente l’osteopata per fissare la visita gratuita, chiamando il numero riportato nella sua scheda. Per Long-Covid si intende una condizione clinica caratterizzata da segni e sintomi eterogenei che permangono o si sviluppano dopo quattro settimane dall’infezione acuta da SARS-CoV-2.

Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e oggi non esiste un consenso unanime sulle loro caratteristiche, anche se è possibile distinguere manifestazioni generali come astenia, mialgie, artralgie, debolezza generale e manifestazioni organo-specifiche come dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso. Sono oltre 24 milioni gli italiani che attualmente convivono con malattie croniche e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che oltre l’80% della spesa pubblica per la salute è indirizzato alle cure e alla gestione del paziente cronico.

Secondo uno studio epidemiologico realizzato nel 2019 da Lattanzio Monitoring & Evaluation per il ROI e condotto su un campione di 770 osteopati, le prime tre esigenze cliniche riferite dai pazienti che si rivolgono all’osteopatia sono una migliore convivenza con la cronicità (77% del campione), suggerimenti pratici per gestire la malattia (50%) e il bisogno di presa in carico (48%).

La continuità terapeutica e la soddisfazione del paziente sono riconducibili innanzitutto ai benefici del trattamento (per il 91% degli intervistati), l’instaurarsi di una relazione di fiducia (67%) e la sintonia tra osteopata e paziente (49%).

In relazione all'attività di osteopatia pubblichiamo qui di seguito alcune precisazioni da parte del Dott. Luigi Ciullo – Presidente ADOE.

La professione: Da circa un anno l’Osteopatia è una professione sanitaria anche in Italia. L’apporto innovativo degli osteopati è stato identificato dal legislatore in abito preventivo mediante intervento manuale volto a ripristinare mobilità, elasticità e funzionalità delle strutture sofferenti. Trattasi di trattamenti complessi non riferibili solo ad azioni distrettuali, bensì orientati ad inquadrare la condizione di salute del soggetto con l’obiettivo di identificare le relazioni tra disfunzioni, la loro origine e le interconnessioni stabilitesi nel tempo come causa di alterazioni e dolori. Quindi, oltre ad essere preventiva, l’Osteopatia è anche e soprattutto complementare. Ogni bravo osteopata, cioè, stabilisce relazioni interprofessionali con medici specialisti e altri operatori della salute allo scopo di condividere il progetto terapeutico ogni qualvolta sia necessario. Egli parla la loro stessa lingua e condivide metodi di cura e modalità operative.

I professionisti: Si può quindi immaginare quanto seria debba essere la preparazione degli osteopati alla base dell’esperienza clinica e per la sicurezza dei pazienti. Purtroppo, però, a fronte dell’istituzione della professione, in Italia non ci sono ancora i criteri per identificare i professionisti, né quelli per la loro formazione. Quindi, chiunque può dirsi osteopata col sostegno di questa o quella associazione: un paradosso che, si può immaginare, genera precarietà e rischio.

I corsi di studio: A completare il quadro, sono troppi i corsi di terapia manuale che formano diplomati o professionisti senza alcuna autorizzazione, alcun controllo o requisito di idoneità che non sia autoreferenziale. A differenza degli studi autorizzati in Italia nella stessa disciplina, questi corsi applicano l’IVA al 22% e, verosimilmente, non potranno garantire conformità pedagogica ai fini dell’iscrizione al futuro Albo professionale.
Quindi, in Italia sono molti e ancor più saranno gli osteopati sedicenti privi di crediti formativi e titoli di studio equipollenti. Oggi, alcuni di questi spettacolarizzano on line tecniche manuali, dichiarano disparate doti terapeutiche, ignorano elementari regole deontologiche e, come abbiamo visto anche durante la pandemia, si collocano ai margini degli obblighi di legge forti del loro ruolo indefinito. Per tali ragioni, la nostra Associazione tecnico-scientifica a tutela della salute e della dignità dell’Osteopatia rappresenta solo gli osteopati che svolgano esclusivamente questa professione, avendo frequentato corsi di studi autorizzati e disponendo di titolo europeo abilitante. E il rispetto di un complesso Codice Deontologico, ovvero delle leggi e delle regole vigenti, è condizione essenziale per conservare la stessa appartenenza malgrado il persistente vuoto normativo.

Le prospettive: In attesa che il legislatore completi finalmente l’iter parlamentare col riconoscimento dei professionisti, il nostro ruolo di vigilanza non può prescindere dall’incentivo alla prudenza, tanto nella scelta dell’osteopata quanto dei corsi di studio. L’Osteopatia, infatti, può essere una professione di grande utilità e soddisfazione, a patto che si tengano in considerazione le cautele più opportune.

Disponibili per contatti e consulenze all’indirizzo: info@adoe.it. Comitato Direttivo dell’Associazione tecnico-scientifica Degli Osteopati Esclusivi (ADOE).

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