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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Daria Raiti

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"Il Gusto si racconta", un ritorno alla "prudente" normalità grazie agli chef Cinquerughe e Costantino

Ospite dell'evento organizzato da Cantine Nicosia, lo chef Giuseppe Costantino, talento emergente di quella nouvelle vague siciliana che sta riservando tante sorprese ai palati più esigenti dell’isola e non solo

Un ritorno alla "prudente" normalità. La cena evento "Il Gusto si racconta", organizzata da Cantine Nicosia lo scorso 29 settembre, è stato un momento di rinascita. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, c'era voglia di ritornare a scoprire l'identità, il territorio e l'emozione che solo un'esperienza di degustazione può regalare. Ospite lo chef Giuseppe Costantino, talento emergente di quella nouvelle vague siciliana che sta riservando tante sorprese ai palati più esigenti dell’isola e non solo.

A condurre la serata è stato, anche stavolta, il giornalista Nino Aiello, noto critico enogastronomico che su Giuseppe Costantino si è espresso in maniera netta: “Non c’è proprio da meravigliarsi se la Guida Michelin l’ha messo sotto i riflettori e ne ha parlato diffusamente, quasi con affetto. La Terrazza di Sclafani Bagni è di diritto una delle nuove frontiere della scena gourmet siciliana”.

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Il suo ristorante-terrazza è un piccolo scrigno di gusto e innovazione. Situato difronte alla riserva orientata di Favara, nel rione Sant'Antonio, gode di una vista unica a 180 gradi sule Madonie. Solo 14 coperti e un menù fisso che segue la stagionalità dei prodotti e sapori locali frutto di un'attenta indagine gastronomica. "La mia cucina è fatta di terrorio - spiega lo chef Costantino -Ci troviamo in un paesino di 400 anime. Pochi coperti per dare il massimo a chi ci viene a trovare. È stata una sfida che coltiviamo ancora". 

La sua filosofia è, infatti, quella di proporre una cucina incentrata sui prodotti delle Madonie dove il sapore è cooprimario con l’estetica. Grande appassionato di erbe spontanee e piante selvatiche che vengono proposte giornalmente nei suoi piatti, ha lavorato con noti maestri: Accursio Craparo, Andrea Sarri, Giuse Ricchebuono, Enrico Crippa.

Questa speciale cena, alla quale abbiamo avuto l'onore di partecipare, ha celebrato il talento, la collaborazione, il confronto tra sapienti mani.

Ospite ai fornelli dell’Osteria, lo chef Costantino ha proposto un gioco di contaminazioni, in perfetto equilibrio tra tradizione e sperimentazione. Il Polpo, pomodoro ‘siccagno’, sesamo e fiori di sambuco racchiude un gioco di acidità: sensazioni che fanno pensare ad un piatto d’avanguardia ma fortemente siciliano.

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A seguire, l'uovo di montagna, patate e caviale di aringa che come ha spiegato lo chef nasce dall'idea di "utilizzare una materia molto povera, l'uovo, di cui conosciamo tutto, provenienza, concime. Un uovo semplice con una cottura classica che lo lascia morbido. La sapidità è data dalle uova d’aringa e l'acidità dai pomodori pizzutelli che godono di una delicata concentrazione di zuccheri".

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E ancora, il Maccheroncino con provola delle Madonie e mollica atturrata. 

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E, per finire, Ombrina con verdure selvatiche e cipolla alla brace.

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Il resident chef dell’Osteria di Cantine Nicosia Angelo Cinquerughe ha preparato l’entrée e il dessert: un arancinetto al nero di seppia dal cuore di Piacentinu ennese su crema di ricotta infornata e una sfera al semifreddo di limone con coulis di fragole e crumble salato.

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A rendere perfetto questo incontro culinario tra gli chef Cinquerughe e Costantino, l'abbinamento dei vini di Cantine Nicosia. La serata evento è stata anche l'occasone per festeggiare l’ennesimo successo con i Tre Bicchieri al Lenza di Munti Rosso Etna 2018. Per la sesta volta consecutiva la cantina di Trecastagni ha, infatti, ottenuto il più prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dal Gambero Rosso ai vini italiani più pregiati, un traguardo che premia la capacità imprenditoriale dell’azienda etnea e le professionalità che ne hanno consentito l’inserimento nel gotha delle cantine siciliane. 

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