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Giovedì, 28 Marzo 2024
On the road

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A cura di Fabio Rao

Alla scoperta del Barocco e della ceramica di Caltagirone

Il primo cittadino, Fabio Roccuzzo fa da Cicerone nel suo Comune: "Caltagirone ha grandissime potenzialità, una città che può, attraverso la cultura e la promozione culturale, aiutare il segmento e l’imprenditoria del turismo a crescere in modo rilevante"

L'antica arte della ceramica caltagironese, unita allo scenografico barocco patrimonio Unesco degli edifici storici del rinomato comune calatino, fanno di Caltagirone una continua attrattiva turistica locale e nazionale. Il sindaco di Caltagirone si traveste da cicerone, per condurre i tantissimi interessàti, alla scoperta del barocco e della ceramica “made in Sicily”. Il primo cittadino Fabio Roccuzzo veste così i panni di "guida turistica" d'eccezione, illustrando le meraviglie artistiche, monumentali, architettoniche, artigianali e museali della sua città capofila in territorio calatino, che amministra oramai da un anno e mezzo, prendendo virtualmente per mano i visitatori immaginari, conducendoli alla scoperta del patrimonio Unesco e della pregiata e celebre arte ceramica in mostra dei maestri locali. “Un’occasione straordinaria di promozione del nostro territorio e dei nostri luoghi, che può diventare patrimonio immateriale dell’umanità”, spiega il sindaco di Caltagirone, “è anche la nostra partecipazione al percorso 'Grand Tour del 700 e dell'800', un'iniziativa per riscoprire le radici attraverso la letteratura, la pittura e la fotografia”.

Nel ricordo di un flusso di viaggiatori aristocratici del Settecento. Il tradizionale Tour dell'èlite nord-europea di giovani viaggiatori e nobili “forestieri”, tornerà a distanza di secoli, a far tappa anche nel centro del Calatino. “Il Gran tour era un viaggio nell’Europa continentale che veniva intrapreso all’epoca dai ricchi dell’aristocrazia europea ed era funzionale in qualche modo a conoscere i luoghi che venivano visitati e a perfezionare il sapere collettivo di un’aristocrazia che aveva la disponibilità economica per girare il continente europeo;” continua Fabio Roccuzzo, aggiungendo che “dentro questo quadro naturalmente si innestano una serie di specificità che sono legate all’arte, alla cultura e alle antichità, e, nel caso della Sicilia, si innestano in una serie di specificità culturali delle quali il comune di Caltagirone è parte integrante, come patrimonio dell’Umanità, ed essendo peraltro il sindaco di Caltagirone presidente dell’unità operativa del sito delle città barocche del Val di Noto, ciò può rappresentare un valore aggiunto in sinergia con altre città, tra le quali cito in particolare Taormina, che sta svolgendo un ruolo di coordinamento del Gran tour”.

Maggio a Caltagirone. Si attende a breve, un mese di maggio affollato di visitatori, con un clima finalmente favorevole e mite in un centro storico in cui campeggia sempre la bellezza della celebre scalinata del '600, di Santa Maria del Monte, con le famose alzate dei gradini in ceramica, monumento simbolo d'arte ed opera civile nata per collegare la parte antica alla nuova, per collegare la piazza del municipio all’omonima chiesa, in una città costruita dal basso verso l'alto, dall'antico al più nuovo. In più nella scalinata vengono apposte decorazioni in alcuni periodi dell'anno. Un centro cittadino dove a farla da padrone sono comunque le ceramiche uniche e colorate esposte all'esterno e all'interno delle botteghe artigiane, di una bellezza artistica ineguagliabile, un tripudio di manufatti multicromatici, in una maiolica policroma, che nei secoli ha reso famosa la città.

Spiega il sindaco: “Tutto il centro storico di Caltagirone è patrimonio dell’Umanità dell'Unesco, perché inserito all’interno del sito delle città del tardo Barocco del Val di Noto, nella Sicilia sud-orientale”; mentre per quanto concerne la partecipazione del comune calatino all’iniziativa Grand tour del 700 e dell’800, il primo cittadino Fabio Roccuzzo aggiunge che si tratta di “un’opportunità per riscoprire le radici, per sviluppare un turismo sostenibile, attraverso un percorso che al momento è in itinere. A breve incontrerò il sindaco di Taormina e con lui definirò le modalità operative, verosimilmente entro il mese di maggio. Ci attiveremo in modo da dare continuità a tutto questo scenario e ampliare e migliorare la qualità dell’offerta turistico-culturale del nostro territorio”.

Alla scoperta del Barocco e della ceramica di Caltagirone

La primavera di Caltagirone. Nel frattempo che l'amministrazione comunale lavori sulla futura programmazione dell'offerta, ci sono già in arrivo con la bella stagione i turisti e i visitatori, anche locali, che potranno ammirare ciò che è, al momento, fruibile e aperto al pubblico: “Siamo impegnati per individuare le iniziative da dedicare, in particolare, agli artigiani e alla cultura”, spiega il sindaco del comune calatino. Intanto chi viene a Caltagirone, città della ceramica, “potrà visitare ed ammirare la Scala di Santa Maria del Monte, nostro elemento identitario, composta da 142 gradini, sulla quale abbiamo realizzato una infiorata, il cui disegno richiama la festa della Madonna di Conadomini che si celebrerà quest’anno e la cui ricorrenza è nel mese di maggio; inoltre i turisti potranno visitare i nostri musei, le nostre mostre e, naturalmente, le bellezze storico-architettoniche della nostra città, che sono valse il riconoscimento dell'Unesco”. Tanti inoltre i palazzi e le chiese ricche di storia, i musei e le gallerie artistiche: “Abbiamo a disposizione un Museo civico di straordinaria bellezza, abbiamo mostre culturali, abbiamo tanti elementi che in qualche modo possono aiutare coloro che arrivano nella nostra città, a vedere cose molto interessanti”.

Sono anche previste aperture domenicali di musei, di altre attrattive: “Certamente, sono aperti sia la domenica che nei festivi”. E per quello che riguarda le botteghe degli artigiani e dei lavoratori della ceramica, “c'è da dire sicuramente che la ceramica è un altro nostro elemento identitario, abbiamo la fortuna di avere tantissimi maestri artigiani nella nostra città, le cui botteghe sono prevalentemente ubicate nel centro storico e rappresentano un elemento di ricchezza che aiuta l’economia locale a crescere, pertanto rimarranno aperte anche la domenica per i turisti ”.

Apertura delle chiese di rilievo storico-artistico. Cosa può dire il sindaco Fabio Roccuzzo, infine, riguardo alla fruizione delle chiese artistico-monumentali durante i festivi? Posto che sono di competenza della Diocesi: “Intanto a Caltagirone esiste un meraviglioso Museo diocesano, che è un elemento che arricchisce l’offerta culturale; inoltre stiamo collaborando con la diocesi nel tentativo di tenere aperte le chiese centrali e quindi per metterle a disposizione delle visite dei turisti”. Mentre sulla tipologia di utenza turistica alla quale il Comune si rivolge, il sindaco spiega che “stiamo facendo un grande lavoro di investimento e di promozione della nostra città. Nel 2022 abbiamo raddoppiato le presenze rispetto all’anno precedente, però è un dato parziale perché comunque il 2021 è stato interessato dal Covid. Contiamo nel 2023 di migliorare ancora di più il dato delle presenze”. “Caltagirone ha grandissime potenzialità, è una città che può, attraverso la cultura e la promozione culturale, aiutare il segmento e l’imprenditoria del turismo a crescere in modo rilevante. Bisogna avere pazienza, farlo poco alla volta; però, la mia città ha tutte le carte in regola per attestarsi come una grande piazza, che guarda alla cultura come il volano dell’economia”.

Sulla principale chiesa della città, la cattedrale di San Giuliano, c'è da dire che, nella parte esterna, si erge il prospetto principale realizzato agli inizi del Novecento in stile Liberty, dominato dalla splendida e imponente cupola rivestita di ceramica locale e dalla torre campanaria. L’interno della chiesa, è a tre navate; con la volta arricchita da una serie di affreschi, datate 1862.

Il sindaco “Cicerone”. Sull'eventualità per il signor sindaco, di fare ogni tanto da cicerone per i visitatori nella sua città, risponde che: “Quando capita, lo faccio con molto piacere”.

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