La magnifica bellezza di Catania, Belfiore: “Turismo in ripresa”
La presidentessa Belfiore delle Guide turistiche catanesi: “Il nostro territorio cittadino è ricco di tesori monumentali e culturali. Passeggiare al centro storico di Catania, vuol dire scoprire anche la sua parte sotterranea: la Cattedrale di Sant'Agata, in piazza Duomo, è costruita sulle terme Achilleane e non sul luogo del martirio di Agata, perché la Santa nel 251 fu torturata all'interno dell'Anfiteatro romano”
Officine Culturali organizza al Monastero dei Benedettini, visite guidate anche durante le festività pasquali, per scoprire la centenaria storia e le maestose architetture dell’ex complesso monastico. Inoltre, con “Luci e Ombre al Monastero”, è possibile visitare i Benedettini anche in veste serale.
Catania sotterranea. La magnifica bellezza di Catania. Tour guidato, camminando fra le vie del centro storico della città dell'Elefante, durante l'attesissimo arrivo della bella stagione e in concomitanza con le festività pasquali. Guida turistica d'eccezione, la presidentessa catanese dell’associazione Guide turistiche, Giusy Belfiore, promotrice delle bellezze, della cultura e delle tradizioni del nostro territorio. Una passeggiata con partenza nel luogo- simbolo della città capoluogo ai piedi dell'Etna, la sontuosa e imponente piazza Duomo: “Il crocevia più importante di Catania; fra il palazzo degli Elefanti sede del Municipio e la Cattedrale posta sul lato orientale, spicca al centro della piazza il famosissimo 'Liotru', statua simbolo della città, in pietra lavica raffigurante un elefante e sormontata da un obelisco”, illustra la presidentessa Belfiore. “Passeggiare al centro storico di Catania, vuol dire scoprire anche la sua parte sotterranea. Intanto la basilica si chiama la Cattedrale di Sant'Agata, non il Duomo, ed è costruita sulle terme Achilleane e non sul luogo del martirio di Agata, perché la Santa nel 251 fu torturata all'interno dell'Anfiteatro romano”. La Belfiore continua fornendo preziose informazioni utili ai visitatori: “Passeggiare per la città di Catania in un momento in cui il turismo si riprende e le giornate si allungano, è un toccasana per la mente ed il corpo. Sicuramente dà un ampio respiro e la percezione di una bellezza insolita che è quella del colore bianco e del nero messi insieme, tipici del nostro territorio, quindi sentire la gente che commenta dell'armonia dei luoghi e dello splendore del nostro patrimonio è una spinta in più per cercare di incentivare le visite guidate, di promuovere il nostro territorio, in modo da far sì che Catania venga fuori in tutta la sua magnifica e opulenta bellezza”.
Fontana dell'Amenano. Più in generale, dall'altro lato di piazza Duomo si trova la celebre fontana dell'Amenano, dentro la quale a volte vengono gettate monetine. “Ci sono varie possibilità per intraprendere quest'avventura sotterranea. Affascinante di sicuro quella di epoca romana con le eleganti domus, gli edifici teatrali, i santuari, gli acquedotti, le fontane e i complessi termali, come le Achilliane situate in corrispondenza della basilica di Sant'Agata al centro della città, le terme dell'Indirizzo e quelle della Rotonda, trasformate in età bizantina in chiesa dedicata alla Vergine Maria”. E ancòra: “C'è anche una 'via dell'acqua', tra i resti di antichi impianti termali, acquedotti e invisibili corsi d'acqua, sulle tracce dell'Amenano, un fiume a corso perenne, oggi con il suo percorso sotterraneo. E' la Catania che pulsa di un remoto respiro e che restituisce vibranti emozioni. Per visitarla è consigliabile affidarsi alle guide, esperte e molto brave nel raccontare episodi storici e curiosità” (da Enzo Di Pasquale, “La Sicilia che nessuno conosce”, 2020 Newton Compton editori, pp. 78-79).
Teatro Massimo Bellini. A pochi minuti di strada percorribile a piedi, passando per via Vittorio Emanuele II, si apre il maestoso teatro lirico di Catania, il Teatro Massimo Bellini. La splendida facciata è in stile neo- barocco. La grande sala interna, a quattro ordini di palchi oltre al loggione, è di grande ricchezza decorativa ed una delle più belle, tra quelle costruite nell'Ottocento in Italia. “Le visite guidate, al teatro Bellini”, spiega la presidentessa Giusy Belfiore, “sono possibili. Il teatro lirico è una delle perle della città, ed è della fine del 1800. Oltre alla lirica, si apre anche ai turisti, in linea di massima dal martedì al sabato, dalle ore 9 alle 12, ma è necessaria la prenotazione”.
Il barocco di via dei Crociferi. “Il Barocco della ricostruzione post-terremoto, del 1693, è un barocco tardivo, un barocco splendido, un barocco innovativo dal punto di vista delle forme geometriche e non solamente legato all'elemento decorativo, come succedeva nel barocco seicentesco, soprattutto delle nostre città meridionali, come Lecce, per esempio” continua la presidentessa dell'associazione Guide turistiche di Catania. “E' un lavoro fatto di geometrie, di studio attento delle forme e di sistemi anti-sismici, che danno vita a delle enormi piazze e a delle strade larghe, ma soprattutto ad edifici che si concentrano proprio sui volumi e sull'intersezione fra gli stessi. Protetto dall'Unesco, l'intero centro di Catania nella parte barocca, presenta caratteri innovativi specialmente perché l'architetto Giovan Battista Vaccarini, assieme ad altri, come Battaglia, genera dei progetti all'avanguardia nella realizzazione di facciate triangolari e ascensionali, che daranno vita a quella seconda generazione di architetti, che lavorerà in altre città siciliane come Noto, Ragusa e Modica. E' appunto a Catania che inizia tutto, soprattutto lo studio di una città nuova, che si possa prestare, grazie alle sue ampie piazze, a salvare la vita a chi, in caso di terremoto, fosse corso all'interno delle stesse piazze in cerca di salvezza”. Per chi volesse visitare questi monumenti e luoghi suggestivi, col supporto di una guida qualificata, vengono organizzate dall'Associazione, delle passeggiate turistico- culturali. Per informazioni: info@guidecatania.it .
A pochi muniti da piazza Duomo, la strada monumentale di via dei Crociferi, si presenta al visitatore, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili. E' un classico esempio di unità dell'architettura barocca del secolo XVIII. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese: quella di San Benedetto, collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrappassa la via e collega la Badia grande alla Badia piccola; proseguendo si incontrano la chiesa di San Francesco Borgia; poi il collegio dei Gesuiti, vecchia sede dell'Istituto d'Arte; di fronte al collegio, è ubicata la chiesa di San Giuliano, considerata uno degli esempi più belli del barocco catanese; proseguendo infine, ed oltrepassando la via Antonino Di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo.
Monastero dei Benedettini. A seguire, sulla sommità di via Antonino di Sangiuliano, si apre piazza Dante, con veri e propri “giacimenti” di storia, pietre e cultura, come l'immenso complesso del tardo Barocco siciliano, qual è il Monastero dei Benedettini, con l'annessa grandiosa chiesa di S. Nicola. Un monastero, che con la Cattedrale di piazza Duomo ed il Castello Ursino, rappresenta la più importante opera architettonica di Catania. Detto anche monastero di San Nicolò l’Arena, il gioiello del tardo barocco siciliano e complesso benedettino tra i più grandi d’Europa, è gestito per le visite guidate, dall'associazione Officine Culturali, impresa impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. L’edificio monastico, che nasce nel ‘500 e si sviluppa fino ai giorni nostri, è un esempio di integrazione architettonica tra le epoche: contraddistinto da molteplici trasformazioni ,oggi è patrimonio mondiale dell’Unesco. Sede universitaria del dipartimento di Scienze Umanistiche, custodisce al suo interno una “domus” romana - ossia un tipo di abitazione utilizzata nell'antica Roma -, i chiostri e uno splendido giardino pensile,“ideale per un tour turistico”, illustra Giovanni Sinatra, di “Officine Culturali - Comunicazione”. “Anche durante le festività pasquali sarà possibile scoprire con Officine Culturali la centenaria storia e le maestose architetture del Monastero dei Benedettini di Catania”, prosegue Sinatra. “Da oggi e fino al 19 aprile, le visite guidate all’ex complesso monastico si svolgono dalle ore 10.00 alle 17.00, un tour guidato ogni ora. Inoltre, venerdì 15 aprile, dalle ore 19.00 alle 22.00 con 'Luci e Ombre al Monastero', sarà possibile visitare il complesso anche in veste serale. Accompagnati dal nostro team di Officine Culturali i visitatori scopriranno i due chiostri, il seminterrato cinquecentesco, l’ala settecentesca dell’architetto Vaccarini con le cucine e le cantine, per raggiungere infine il sontuoso scalone monumentale. Nel corso di tutta la primavera, alle tradizionali visite giornaliere al Monastero, si uniranno i percorsi e gli eventi serali, come 'Il sigillo spezzato' il mistery game del monastero, che ritornerà il 29 aprile, ed infine sono previsti i laboratori ludico-didattici per i più piccoli”. Per partecipare alle attività a cura di Officine Culturali ai Benedettini di Catania, è necessaria la prenotazione chiamando allo 095 7102767 o al 334 9242464, oppure scrivendo un messaggio WhatsApp al 334 9242464 o una email a info@officineculturali.net