Contratto d'affitto in nero - I rischi per l'inquilino
La stipula di un contratto d'affitto irregolare comporta delle sanzioni e delle conseguenze non solo nei confronti del proprietario di casa ma anche nei confronti dell'inquilino
Tra i fenomeni che non stentano a diminuire c'è sicuramente quello della locazione in nero, ossia della mancata registrazione del contratto di affitto presso l'Agenzia delle Entrate (che permette al proprietario di evadere l'imposta di registro e l'imposta sui redditi).
Il contratto di affitto in nero può essere stipulato verbalmente o per iscritto (senza essere registrato) e la tipologia di nero può essere totale (nessuna registrazione) o parziale (sul contratto viene indicato un importo minore rispetto a quello che paga l'inquilino per far pagare meno tasse al proprietario).
Contratto di affitto in nero - Rischi per l'inquilino
- non può rivolgersi ad alcun giudice nel momento in cui il proprietario non rispetta i suoi diritti
- può ricevere una cartella esattoriale che gli impone di pagare le somme non versate e nel caso di mancato pagamento rischia anche il pignoramento di beni di sua proprietà
- per sanare questa irregolarità il padrone di casa deve effettuare un ravvedimento operoso, registrando 'post' il contratto presso l'Agenzia delle Entrate e correggendo l'importo inferiore dichiarato
- in ogni caso locatore e conduttore devono pagare sanzioni legate al tempo impiegato per il ravvedimento: sanzione del 6% (ravvedimento dopo 30 giorni), sanzione del 12% (ravvedimento dopo 90 giorni), sanzione del 15% con interessi di mora ed imposta dovuta (dopo 1 anno), sanzione del 17,14% più interessi di mora ed imposta dovuta dopo 1 anno e non oltre 2 anni, sanzione del 20% più interessi di mora ed imposta dovuta (dopo più di 2 anni)
- se la posizione invece viene sanata solamente dopo la contestazione dell'irregolarità la sanzione è del 24% più interessi di mora ed imposta dovuta