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Conferenza servizi sul prusst simeto: bocciatura del progetto e il comune progetti il piano di utilizzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

Conferenza dei servizi sul PRUSST Simeto: si chiuda con una bocciatura del progetto e sia il Comune a progettare il Piano di utilizzo della preriserva

 

Come è ormai noto la conferenza dei servizi sul PRUSST sul Simeto ha deciso di non decidere.

In un gravissimo periodo di crisi economica il Simeto se ben gestito potrebbe diventare fonte di occupazione, di sviluppo e di progresso per tutta l'area. Oggi è sempre più urgente puntare ad uno sviluppo equilibrato che guardi al lungo periodo, lo stesso che ha permesso di sviluppare economicamente aree come i territori attorno allo Zingaro o a Vendicari.

Invece alcuni sembrano continuare a pensare ad una gestione del territorio "usa e getta", continuando la stessa politica che impunemente ha permesso la cementificazione di parte della riserva (4000 case abusive!) impedendo uno sviluppo turistico equilibrato della zona sud di Catania; e oggi invece di liberare la riserva da gran parte delle costruzioni abusive, quantomeno quelle incompatibili con la riserva cosa decidono? Di tenere in piedi formalmente un progetto di ulteriore cementificazione che toglierebbe ogni possibilità di sviluppo duraturo dell'area, e che può essere considerato una vera e propria presa in giro delle Istituzioni e delle gente, soprattutto di quella dei Villaggi abusivi.

E tutto ciò, secondo LIPU e WWF Catania, in contrasto anche con la normativa vigente, che in presenza di dinieghi obbliga a bocciare un progetto chiaramente in contrasto con la normativa vigente e che non tiene minimamente conto della realtà dei luoghi.

Durante la Conferenza dei Servizi le Istituzioni delegate alla tutela dei valori culturali ambientali, paesaggistici, idrogeologici quali Provincia, Soprintendenza e Genio Civile hanno giustamente espresso un parere negativo, addirittura senza proporre alcuna variante al progetto. Cioè quel progetto è irricevibile, trattandosi di ulteriore cementificazione di un'area protetta, centinaia di migliaia di metri cubi ancora. Ebbene, pur con un palese diniego, il Comune di Catania tenta di salvare il progetto di cementificazione dell'area protetta, dandogli la chance di essere ripresentato fra 6 mesi.

Per LIPU e WWF la Conferenza dei servizi deve essere invece chiusa con la bocciatura del progetto, quello che è avvenuto nella sostanza. Speriamo che il Comune abbia finalmente capito che deve essere il Comune stesso a redigere il Piano di Utilizzo della preriserva, sulla cui redazione è in colpevole ritardo, e a dire cosa occorre alla riserva per essere finalmente tutelata e restituita alla collettività. A quel punto i privati promotori del progetto decideranno se aderire o meno, redigendo un progetto sulle indicazioni del Comune.

 
Giuseppe Rannisi Delegato LIPU Catania
 
Maurizio Musmeci Presidente WWF Catania

 

 

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