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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pfizer, i sindacati sono furiosi: "Fumata nera dall'incontro in Confindustria"

Le distanze tra l'azienda e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, "rimangono siderali", sottolinea una nota dell'Ugl, "a maggior ragione dopo l'intervento aziendale di oggi che ha avanzato la possibilità di un ricollocamento nel sito di Ascoli Piceno per soli 50 lavoratori, tra le figure in esubero"

Fumata nera dall'incontro di questa mattina, nella sede di Confindustria, tra sindacati e Pfizer sulla procedura di licenziamento collettivo di 130 lavoratori dello stabilimento etneo. Le distanze tra l'azienda e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, "rimangono siderali", sottolinea una nota dell'Ugl, "a maggior ragione dopo l'intervento aziendale di oggi che ha avanzato la possibilità di un ricollocamento nel sito di Ascoli Piceno per soli 50 lavoratori, tra le figure in esubero, su base volontaria con l'erogazione di un incentivo una tantum per il trasferimento. Il resto saranno licenziati, incrementando il gruppo dei dipendenti in uscita dalla Pfizer CATANIA già folto dopo la mancata conferma (50 a fine febbraio e 30 ad agosto) dei lavoratori con contratto interinale".  Una richiesta "irricevibile", tuonano i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Carmelo De Caudo, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci, Giacomo Rota segretario regionale di Filctem Sicilia, insieme ai segretari provinciali Jerry Magno di Filctem Cgil, Giuseppe Coco di Femca Cisl, Alfio Avellino di Uiltec Uil e Carmelo Giuffrida di Ugl Chimici.

"Questa manovra - sottolineano - appare essere soltanto la prima sfoltita di una lunga serie che si vuole inaugurare ora per lo stabilimento di Catania, visto e considerato che non esiste un piano di ristrutturazione o di consolidamento e gli investimenti annunciati fanno presagire ben altro rispetto ad una volontà di mantenere aperto questo punto produttivo. Non è più quindi soltanto un problema di 130 posti di lavoro, ma dei livelli occupazionali dell'intero stabilimento che vedono in ballo oltre 660 lavoratori".

"Vogliamo che la realtà etnea, che ha sempre dato tanto in termini di produzione, sia rilanciata per bene - aggiungono - e che se davvero c'è necessità di rivedere l'assetto del personale tramite la soluzione Ascoli, questa deve essere rivolta a tutti i dipendenti e non solo ad una parte di essi". Una posizione che è stata ribadita dai sindacati anche durante l'audizione in videoconferenza con i deputati della III Commissione dell'Ars convocata dal presidente Orazio Ragusa. Il tavolo aperto in Confindustria è stato aggiornato al 25 febbraio, mentre si attende l'incontro in Prefettura fissato per venerdì 18 con il prefetto Maria Carmela Librizzi e l'assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone.

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