La Procura della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di P.C., 34 anni , indagato per il reato di atti persecutori commessi ai danni della ex convivente, ha richiesto ed ottenuto l'arresto eseguito dai carabinieri di Aci Catena . Le indagini, coordinate dal pool di magistrati specializzati in materia di reati che riguardano la violenza di genere, hanno evidenziato una serie di eventi che hanno causato nella vittima uno stato di ansia e di paura sin dal maggio di quest’anno, fino a quando la donna, ormai esasperata, ha trovato il coraggio di denunciare. L’uomo, dopo un periodo di convivenza con la vittima, nel corso della quale era nata una bambina, il 23 giugno scorso era stato arrestato dai carabinieri perché ritenuto responsabile di lesioni gravi causate alla ex compagna.

A seguito dell’udienza di convalidail giudice gli aveva applicato la misura cautelare del divieto di avvicinamento - con prescrizioni - ai luoghi frequentati dalla donna. Noncurante delle prescrizioni impartite dal giudice, l’uomo ha ripreso a molestare con atti assillanti la donna, tempestandola di messaggi via internet contenenti minacce di morte ed insulti, pedinandola e appostandosi sul luogo di lavoro della donna, anche in presenza di estranei.

 Temendo per la propria incolumità e, indirettamente, anche per quella della figlia minorenne la donna si è rivolta ai carabinieri per denunciare il persecutore, consentendo agli investigatori di raccogliere una serie di prove che non hanno lasciato alcun dubbio al giudice il quale, accogliendo integralmente la richiesta di misura cautelare formulata dalla Procura, ha ordinato l’arresto dell’uomo e la sua reclusione nel carcere di piazza Lanza.