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Cronaca

Acireale, si dimette il sindaco Roberto Barbagallo

La scelta, come spiega il legale Enzo Mellia, sarebbe dovuta al "senso istituzionale" di Barbagallo. L'ormai ex primo cittadino si trova in carcere perché coinvolto nell'inchiesta Sibilla della Finanza

Dopo essere stato arrestato venerdì scorso dalla guardia di finanza acese, il primo cittadino di Acireale Roberto Barbagallo rassegna questa mattina le sue dimissioni. A renderlo noto è il suo legale, Enzo Mellia, che ha assistito Barbagallo durante il primo interrogatorio di garanzia nel carcere catanese di piazza Lanza. L'ex Sindaco ha risposto per circa due ore alle contestazioni del Gip Giovanni Cariolo, proponendo una sua versione dei fatti, opposta a quella contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare. 

Secondo la versione del giudice per le indagini preliminari, che ha ordinato l'arresto e la custodia in carcere, il sindaco avrebbe inviato un vigile urbano del Comune per contestare a degli ambulanti delle infrazioni e farli spaventare affinché questi ultimi si rivolgessero a lui che, in cambio di voti per il suo referente politico Nicola D'Agostino, avrebbe chiuso un occhio.

"Le dimissioni di Barbagallo sono un gesto fatto per sensibilità istituzionale", ha spiegato l'avvocato a CataniaToday, confermando inoltre la volontà di fare ricorso al Riesame per chiedere la scarcerazione dell'ex primo cittadino acese. In mattinata un altro degli indagati Salvo Di Stefano, capo della protezione civile di Acireale, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sono stati sentiti dal Gip anche altri tre indagati: Salvatore Leonardi (consulente della San Sebastiano srl), Giovanni Barbagallo (direttore dell'area tecnica di Acireale) e Anna Maria Sapienza (consulente del Coni). 

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