Acireale: l'anziano Orazio Di Bella ucciso per futili motivi
Uno scatto d'ira per il mancato rispetto della promessa di trovare loro un lavoro: sarebbe questo il movente per l'omicidio di Orazio Di Bella, il pensionato di 80 anni, trovato morto per ferite da percosse alla testa
Novità nel giallo dell’anziano di Acireale, Orazio Di Bella di 80 anni trovato morto la notte del 22 marzo nella sua casa con una profonda ferita alla testa.
Il motivo dell’omicidio uno scatto d’ira per il mancato rispetto della promessa di trovare loro un lavoro. Lo ha confessato uno dei due romeni fermati a Verona, P.T., di 45 anni, che al Gip durante l’interrogatorio di garanzia ha ammesso le proprie responsabilità escludendo però il coinvolgimento nel delitto del figlio, M.S., di 20 anni, anche lui fermato. Ma il Gip ha ritenuto poco verosimile la ricostruzione dell’omicidio ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi, ipotizzando i reati di omicidio volontario e rapina
I due romeni erano stati ospitati in casa del pensionato e i contatti telefonici tra la vittima e gli arrestati si interrompono il 19 marzo, giorno in cui sarebbe stato commesso il delitto, tre giorni prima del ritrovamento del corpo da parte della polizia intervenuta su segnalazione dei parenti che non avevano più avuto notizie dell’80enne.
I due sono fuggiti da Acireale a bordo della Mercedes classe A di proprietà del pensionato, che hanno poi lasciato all’imbarcadero di Messina. Le indagini della squadra mobile della Questura di Catania hanno permesso di individuarli a Verona, dove la polizia li ha bloccati e perquisiti in esecuzione di un fermo emesso dalla Procura di Catania. Il provvedimento è stato poi convalidato dal Gip di Verona che ha emesso nei confronti dei due indagati un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.