Aeroporto e misure anticontagio, Enza Meli (Uil): "Decisione e trasparenza per garantire sicurezza"
Alla riunione convocata dalla Sac in videoconferenza sono state ribadite le priorità per la sicurezza dei lavoratori dello scalo di Fontanarossa
Riunione in videoconferenza convocata oggi dalla Sac sulla sicurezza nell’aeroporto Fontanarossa. Per Uil e UilTrasporti Catania hanno partecipato i segretari generali Enza Meli e Salvo Bonaventura insieme con Antonio Oranges, segretario della UilT Trasporto Aereo. Intervenendo nel confronto Sac-sindacati, Enza Meli ha fra l’altro affermato: “Noi vogliamo ribadire qui, oggi, che per la Uil esiste una sola priorità: il diritto alla salute e al lavoro in sicurezza di tutti gli addetti allo scalo di Fontanarossa, ovunque essi operino e sotto qualsiasi sigla aziendale. Difendere questi diritti, muoversi secondo questa priorità, è un obiettivo che dobbiamo perseguire tutti con decisione e nella massima trasparenza. La minaccia-Coronavirus esiste, bisogna conviverci tenendo alta la guardia. Questo è un principio elementare, che però giornalmente viene ignorato e irriso da chi deve contestare persino i più elementari dispositivi anticontagio o anche solo da chi si ostina a non igienizzarsi le mani e usa le mascherine da scaldacollo!”. “È necessario - ha aggiunto Enza Meli - non cedere all’improvvisazione o, peggio ancora, al fatalismo di molti e al cinismo di qualcuno. Si può fronteggiare questo virus, pur sapendo che il rischio-zero non esiste. E non esiste soprattutto all’aeroporto di Catania per i suoi flussi di traffico, che restano sempre estremamente significativi anche se purtroppo ben lontani dal periodo pre-Covid. Oggi, in questa fase di tormentata ripartenza, è indispensabile resistere per puntare domani a un reale rilancio di questo territorio che già prima della pandemia soffriva tanto, soffriva troppo. Resistere assicurando occupazione in sicurezza è interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro famiglie, delle comunità in cui vivono. Ma è anche interesse del sistema socio-economico nel suo complesso perché Fontanarossa non è soltanto l’aeroporto di Catania ma una delle pochissime, grandi, infrastrutture di Sicilia. Diciamolo con franchezza, come noi abbiamo fatto nei mesi scorsi: non possiamo permetterci che, a causa dell’emergenza Coronavirus, Fontanarossa diventi il luogo-simbolo del deserto che avanza”. “Siamo un territorio - ha concluso la segretaria Uil - cui sono state negate alternative di mobilità, non si può fare a meno dell’aeroporto. Per questo, abbiamo chiesto alla Sac ogni sforzo e un confronto costante per affrontare la fase attuale. Ripeto: con decisione e nella massima trasparenza possiamo, anzi dobbiamo, farcela. Ciascuno di noi ha un ruolo e un’identità - è giusto che sia così e non va dimenticato - allo stesso tempo, però, abbiamo il dovere di trovare le ragioni per remare tutti nella stessa direzione. Ovvero, l’esclusivo interesse dei lavoratori e dei cittadini!”