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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arcigay denuncia episodio di intolleranza: "Pugno al volto di un trans in pieno centro"

Un'aggressione di matrice transfobica ai danni di una giovane di 21 anni è avvenuta in pieno centro, in un noto locale della movida cittadina sito in piazza Currò

Un'aggressione di matrice transfobica ai danni di una giovane di 21 anni è avvenuta in pieno centro, in un noto locale della movida cittadina sito in piazza Currò. E' quanto denuncia l'Arcigay di Catania in una nota. I fatti risalgono al 2 maggio scorso, quando Zahira, questo il nome della vittima, si accorge di essere fissata con insistenza da un ragazzo e non sentendosi al sicuro decide di telefonare a un'amica. Poco dopo l'aggressore le si avvicina e le sferra un pugno in un occhio, facendola cadere a terra tramortita. Alcuni presenti chiamano un'ambulanza e Zahira si risveglia al pronto soccorso del Policlinico Vittorio Emanuele. Ha riportato la frattura della mascella.

La vittima ha denunciato e si è recata dalla polizia in piazza Teatro Massimo e poi in uno sfogo affidato al suo profilo Instagram, dove ha pubblicato la foto con il volto tumefatto, ha detto: "All'inizio non ero molto sicura di pubblicare questa foto - si legge nel social - ma penso che sia necessario per denunciare l'accaduto. Circa due settimane fa sono stata assalita da un ragazzo bianco, eterosessuale e cisgender senza alcun motivo apparente ma a quanto pare anche questo non è abbastanza per far sì che si approvi la ddl Zan. E' successo di sera, all'ostello e se siete di Catania immagino che sappiate quanto sia affollato di solito, nessuno è intervenuto". 

"Spero che la persona che mi ha aggredita - afferma Zahira - venga fermata perché c'è il rischio che faccia del male a qualcun altro. Dobbiamo fermare tutto ciò. Nel 2021 non possono più accadere queste cose. Sono veramente grata all'Arcigay e a tutti quanti per l'onda di solidarietà che sto ricevendo".

 Alla vittima la solidarietà dell'Arcigay di Catania, tramite il presidente Armando Caravini: "Abbiamo offerto il nostro supporto psicologico e legale a Zahira - dichiara - rendendoci disponibili a seguire tutto l'iter per fare in modo che l'aggressore non resti impunito. Questo ennesimo atto di violenza verso una persona della nostra comunità è la prova di quanto sia urgente l'approvazione del disegno di legge Zan contro l'omobilesbotransfobia, misoginia e abilismo. La violenza subita non è per futili motivi, ma per odio verso una persona che esprime il suo vero essere. Tutto ciò è inaccettabile. Chi si è reso protagonista di questa violenza merita di essere educato e punito per ciò che è: un omofobo fuori dalla civiltà".

- Aggiornamento del 24 maggio 2021- Si rettifica che l'episodio di violenza non si è verificato all'interno del locale che, quella sera, era chiuso al pubblico per via delle disposizioni governative anti-Covid

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