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Cronaca

I costruttori edili chiedono interventi pubblici per far ripartire l'economia

Per l'associazione dei costruttori edili occorre pensare da subito a programmi, risorse e strategie da mettere in campo per ricostruire e rilanciare l'economia

"Dobbiamo farci trovare pronti, appena scatterà il semaforo verde, con un grande piano di investimenti pubblici. Ciò non vuol dire soltanto avviare tempestivamente nuove gare, ma anche sbloccare quei cantieri imbrigliati dalla burocrazia". E' quanto sottolinea l'Ance etnea, associazione dei costruttori edili, in merito alla auspicata ripresa delle attività produttive.

"Le misure messe in atto per arginare la diffusione del fenomeno epidemiologico stanno avendo un impatto dirompente nel settore delle costruzioni. Tutto questo - afferma il presidente Giuseppe Piana - richiede l'individuazione e il riconoscimento dei costi aggiuntivi che esulano da quelli determinati e preventivati nel contratto. Occorre adeguare i Piani di coordinamento e sicurezza (PSC) ai protocolli per il contrasto al Covid19. Chiediamo al governo siciliano di procedere all'aggiornamento del prezzario regionale sia per quanto riguarda i costi della sicurezza, sia per gli aggravi economici derivanti dalle misure adottate per contrastare l'epidemia. E' un percorso - conclude Piana - che dev'essere fatto il più rapidamente possibile: l'edilizia privata va sostenuta, in un momento in cui l'indice di fiducia rischia di essere gravemente compromesso. Occorre pensare da subito a programmi, risorse e strategie da mettere in campo, superata l'emergenza, per ricostruire e rilanciare l'economia. Il settore delle costruzioni è il grande motore dell'economia italiana: ripartiamo dall'edilizia, noi siamo pronti a "batterci" in prima linea".

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