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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'arresto di Anna Sapienza: i lavori negli impianti sportivi e l'avvertimento del Coni

Moglie dell'ex presidente del Cus Catania Luca Di Mauro, dalla lettura dell'ordinanza di arresto, Anna Sapienza sembra essere la vera 'domina' del Coni Sicilia, capace di influire pesantemente su appalti sportivi comunali, pur non avendone titolo

L'operazione "Sibilla", che ha portato ieri all'arresto del primo cittadino di Acireale Roberto Barbagallo - delfino del deputato regionale Nicola D'Agostino, oggi candidato al parlamento nazionale - ha fatto scattare le manette per una seconda importante figura all'interno dello scenario pubblico siciliano: quella di Anna Maria Sapienza.

Leggendo l'ordinanza con la quale il giudice per le indagini preliminari di Catania ha disposto le misure cautelari per i fatti di Acireale e Malvagna, l'immagine di Sapienza viene ricostruita dagli inquirenti come quella della vera 'domina' dei lavori pubblici in ambito sportivo della Sicilia orientale. Capace di influire pesantemente nell'ottenimento di lavori da finanziare attraverso il Coni, di cui per dieci anni è stata consulente regionale per l'impiantistica, ma anche nell'imposizione di figure spesso non necessarie e nel gonfiare l'importo dei fondi. 

La signora del Coni Sicilia

Moglie dell'ex presidente del Cus Catania Luca Di Mauro, all'epoca dei fatti ancora in carica, Sapienza è una vecchia gloria dell'Hockey italiano - il marito è stato per anni presidente della Federazione Italiana Hockey, dimessosi poi in polemica nel 2014- finita nell'occhio del ciclone, proprio ieri, a causa del suo intervento indebito nel rifacimento dell'impianto sportivo 'Tupparello' di Acireale e del parco urbano 'Angelo D'Arrigo' di Malvagna, nel messinese. Anche se, come hanno ricostruito le intercettazioni svolte dal nucleo acese delle fiamme gialle, diretto dal tenente Laura Boerder, ci sarebbe stato un suo interesse anche per la costruzione di un palazzetto nel comune di Zafferana Etnea e nel comune di Misterbianco.

I fondi del Coni per i lavori comunali

Stiamo parlando di un tesoretto di 100 milioni di euro per la realizzazione di opere, su tutto il territorio nazionale, nel triennio 2015-2017. I progetti delle opere sportive, come spiegano i magistrati, per potere beneficiare del finanziamento in questione, dovevano seguire un iter di approvazione presso il Coni (per le opere di valore non superiore ad euro 1.032.913,80 la competenza dell aarticolazione regionale). "In tale contesto risulta che il presidente regionale del Coni, in data 13.04.2017, aveva nominato consulente regionale per l'impiantistica sportiva l'indagata Anna Maria Sapienza". "Il consulente regionale aveva il compito di istruire le richieste e predisporre i pareri tecnici" di spettanza del Coni "per gli interventi relativi alla impiantistica sportiva". 

Spese triplicate, i dubbi del Coni di Roma

Tale situazione di "quanto meno anomala sopravalutazione dei costi"  continua il magistrato, emergeva in maniera chiara dai rilievi mossi da Luca Bracuglia, in servizio presso il Coni di Roma, che chiamava Salvatore Di Stefano, capo settore Protezione Civile di Acireale, e Rup dei lavori in questione, ed esplicitamente "contestava l'evidenza di irragionevoli indicazioni di spese". “Allora - dice Bracuglia al telefono - a me serve. .che vi sia.. dato che io sono il Coni.. e quindi c'ho perfettamente chiaro.. quanto costa.. una colata bituminosa.. piuttosto..che una pista di atletica..piuttosto che..". Poi continua dicendo: "Ti dico.. ti dico.. che una voce di elenco prezzi.. unitaria, a me.. e fai conto la membrana.. del rifacimento della pista.. non mi può costare tre volte.. quello che io pago da un'altra parte.. quindi io vi invito a rivedere questi..prezzi". 

Le indagini su Acireale e Malvagna

Nel corso delle indagini, scrive il gip Giovanni Cariolo, sono emersi gravi indizi di reità a carico della donna e di altri liberi professionisti e pubblici ufficiali risultati collegati a lei "in fluidi rapporti criminali funzionali all'affidamento, in spregio alle regole di trasparenza e buona amministrazione, di incarichi professionali per la realizzazione di opere pubbliche e, in particolare, per la riqualificazione o perlarealizzazione di impianti sportivi". Va premesso che per la realizzazione di impianti sportivi (riqualificazione o costruzione di nuovi impianti) gli Enti territoriali possono accedere al credito sportivo o, ancora, accedere ai fondi del patto per lo sviluppo della Sicilia F.S.C. 201 4-2020 o, infine, fare ricorso al fondo Sport e periferie. 

Il ruolo di Sapienza secondo le fiamme gialle

Come spiega il tenente Boerder a CataniaToday, in realtà, Sapienza "incideva nella previsione di spesa del comune di Acireale, cosa non di sua competenza, per quanto riguarda la richiesta di finanziamento al Coni". "Lei richiedeva arbitrariamente più di quanto già stabilito, cercando di portare un finanziamento dai 500 mila euro ai 700 mila". Un aumento dal quale lei e il suo collega ed amico avrebbero potuto ottenere 30 mila euro a testa "perché le somme che spettano al progettista e all'assistente al Rup sono pari al 30% dell'importo totale", aggiunge il tenente.  

La previsione di un assistente al Rup (responsabile unico della procedura), tra l'altro, non è materia di cui potrebbe disporre Sapienza come consulente del Coni, perché disciplinata in modo univoco dal codice degli appalti, approvato dall'Autorità nazionale anti-corruzione. "L'assistente è una figura prevista solo in caso di carenza di organico nella stazione appaltante - chiarisce il tenente - Mentre qui assistiamo ad una specifica richiesta da parte di Sapienza, cosa non di sua competenza". "Lei di fatto aveva il potere di gestire di un capitolato a suo piacimento", aggiunge, un fattore che avrebbe portato a formulare il reato di turbativa d'asta. Una figura delittuosa che, secondo Boerner, "è l'anticamera della realizzazione di beni pubblici scadenti", "se si punta sulla quantità e non sulla qualità - conclude - il rischio è dietro l'angolo". 

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