L'Arcidiocesi di Catania celebra la giornata mondiale del rifugiato
Il rito è stato guidato da un giovane migrante del Ghana che ha portato una croce in legno, realizzata con i resti dei barconi dei profughi sbarcati a Lampedusa
Anche l'Arcidiocesi di Catania ha celebrato la giornata mondiale del rifugiato con una iniziativa multiculturale promossa dall'ufficio pastorale Migrantes in collaborazione con il centro Astalli, la comunità di Sant'Egidio e delle varie associazioni cittadine impegnate nella mobilità umana.
Fedeli dello Sri Lanka di lingua cingalese e tamil, della comunità mauriziana, ungherese, polacca, ucraina, colombiana, ghanese e nigeriana si sono dati appuntamento alla Basilica Collegiata per l'inizio del rito giubilare e del pellegrinaggio verso la Porta Santa della Cattedrale. Il rito è stato guidato da un giovane migrante del Ghana che ha portato una croce in legno, realizzata con i resti dei barconi dei profughi sbarcati a Lampedusa, in ricordo di quanti hanno perso la vita in mare. Ad accogliere i migranti è l'Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina.